Paulo Sousa i panni sporchi non li lava in famiglia. No, tranquilli, non si tratta dell’ennesima polemica sulle vicende della Fiorentina. Né di un improvviso sfogo dell’allenatore della Fiorentina. Qui si tratta di panni sporchi nel vero senso della parola: quelli di casa Sousa. Ecco che lo schema di questo lunedì mattina è un po’ diverso dal solito. Altra tattica, altri ruoli da coprire. Prima missione lavanderia l’Orchidea nel centro di Bagno a Ripoli, dove il tecnico viola abita.
Sousa anche uomo di casa? “Si cerca di dare una mano” risponde pronto. Disteso e sorridente, il giorno dopo la prima vittoria in campionato e i festeggiamenti per i novant’anni della società viola. Abbigliamento molto informale: ciabatte e bermuda ma con una classica ed elegante camicia bianca che ne nobilita il look. Occhiale scuro e telefonino sempre in mano, anzi sempre all’orecchio, tanto che la consegna dei capi da lavare va piuttosto per le lunghe, intervallata appunto dalle conversazioni. Top secret, ovviamente. Grande cordialità con i titolari del negozio, Paulo Sousa si conferma un personaggio disponibile e alla mano anche nella vita privata. Insomma, una persona piacevole. Le è piaciuta la festa di ieri? “Molto, è stata una bellissima festa”.
Una volta lasciata la biancheria e preso nota della data del ritiro, il tecnico viola è uscito con la sua busta vuota sottobraccio. A proposito, lo vedete vero che busta è? Eh sì…. anche le buste Hoogan possono servire per i panni sporchi.
Gabriella Lescai