“E’ un libro che funziona, secondo me, se letto tra dieci o venti anni oppure ai propri figli o nipoti riguardando indietro”: così Francesco Pignotti, assessore del Comune di Bagno a Ripoli, spiega “Sospesi, breve racconto di una lunga quarantena” (Mauro Pagliai Editore, pp. 96, euro 8), il suo primo libro, scritto durante i mesi del lockdown.
“Questo libro nasce quasi per caso, quasi da sé – dice Pignotti – Più dalla esigenza e dalla volontà di scrivere giorno per giorno, quasi come fosse un diario. E’ la cronaca delle riflessioni nei giorni più duri della quarantena e dell’isolamento domestico, avevo l’esigenza di trascrivere ciò che stavamo vivendo, partendo dal presupposto che è un fatto che non abbiamo mai vissuto, e che spero non rivivremo, ma che segnerà generazioni. Mi rendevo conto della storicità e della eccezionalità del momento. Momento di sospensione in tutti i sensi. Per questo l’esigenza di scrivere mi è venuta naturale. Alla fine del lockdown ho visto che era materiale che poteva avere la dignità di un libro e, grazie a Mauro e Antonio Pagliai di Polistampa che mi hanno dato fiducia, un libro è diventato”.
Pignotti, classe ’89, laureato in Scienze Politiche è da anni attivo politicamente in ambito metropolitano fiorentino. Da sempre appassionato di scrittura, dedica la sua prima opera pubblicata al tema di più stringente attualità, quello del Coronavirus, utilizzando come traccia una sorta di diario redatto nei giorni di confinamento domestico. Così, descrivendo la “normalità sospesa” di quei giorni, lo sguardo si sposta oltre la cronaca della quarantena per cercare di rispondere a quelle domande che tutt’ora tormentano buona parte dell’umanità: come è accaduto tutto questo? Quanto durerà? Come cambierà il mondo? “Ci siamo detti che ne usciremo solamente insieme”, ricorda Pignotti. “Avremo imparato qualcosa, o lo avremo dimenticato in fretta?”.