Il Comune di Bagno a Ripoli ha deciso i criteri per assegnare i buoni-spesa per generi di prima necessità ai nuclei familiari in difficoltà, finanziati con il contributo del governo: 135.539,79 euro complessivamente.
Per “generi di prima necessità” si intendono: medicinali, prodotti alimentari, per l’igiene personale (compresi pannolini, pannoloni, assorbenti), prodotti per l’igiene della casa.
Il buono spesa è una tantum e l’importo è determinato in base alla composizione del nucleo familiare:
Persona sola € 150
Nucleo 2 persone € 250
Nucleo da 3 a 4 persone € 350
Nucleo da 5 persone o più € 450
I beneficiari sono individuati mediante la stesura di appositi elenchi stilati dal Servizio sociale tenendo conto dei nuclei familiari più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza-coronavirus e dando priorità a coloro non già assegnatari di sostegno pubblico.
Il buono spesa viene assegnato:
A) ai soggetti indicati dai servizi sociali, ovvero ai cittadini senza reddito comunque valutati dai servizi sociali, con carattere di priorità.
B) ai cittadini residenti che hanno presentato la domanda e che, considerato complessivamente il nucleo familiare, posseggono almeno uno dei seguenti requisiti:
• perdita del lavoro in conseguenza dell’emergenza;
• cassa integrazione o similari, disoccupati anche se con Naspi, con altri familiari che hanno avuto una forte riduzione del reddito;
• partite Iva e piccoli imprenditori, professionisti che hanno drasticamente ridotto il volume d’affari;
• lavori intermittenti e stagionali che hanno avuto drastiche riduzioni nelle chiamate.
I richiedenti dovranno dichiarare di avere:
una disponibilità di patrimonio mobiliare al 28 marzo 2020 come somma complessiva per tutti i componenti del nucleo familiare inferiore a:
5.000 euro per 1 o 2 persone
7.500 euro per 3 o 4 persone
10.000 euro oltre le 5 persone
Sono esclusi dal buono spesa:
– i nuclei in cui almeno uno dei componenti possiede un reddito valutato adeguato per il sostentamento dei componenti;
– i percettori di forme di sostegno pubblico di importo mensile superiore a: 500 euro/mese per 1-2 persone; 700 euro/mese per 3-4 persone; 850 oltre le 5 persone.
Gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa sono pubblicati sul sito internet comunale.
L’Amministrazione comunale verifica la veridicità delle dichiarazioni rese in sede di richiesta provvedendo al recupero delle somme erogate ed alla denuncia all’Autorità Giudiziaria in caso di false dichiarazioni.
I rapporti tra Comune, utente ed esercizio commerciale sono improntati alla massima semplificazione e tutela della salute al fine di ridurre i tempi di erogazione ed il rischio di contagio, anche non prevedendo il rilascio di apposito buono cartaceo/informatico all’utente ma provvedendo all’invio agli esercizi commerciali degli elenchi dei beneficiari e comunicando all’utente via email o telefonicamente, la concessione del buono, il relativo ammontare e l’esercizio commerciale in cui spenderlo.
L’azione sarà articolata in questo modo:
1) l’Ufficio dei Servizi Sociali individuerà le famiglie più bisognose e assegnerà a ciascuna il relativo contributo che potrà essere utilizzato esclusivamente per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali;
2) la famiglia dovrà individuare n. 1 farmacia e n. max di 3 esercizi commerciali alimentari dove intende spendere il contributo dando la priorità agli esercizi più vicini e dichiarando quanto intende destinare ad ogni esercizio prescelto (se la Famiglia Rossi riceve un contributo di €. 300 dovrà scegliere dove e come spenderli dichiarando, ad es. che destinerà €. 50 alla Farmacia x, €. 100 al negozio alimentare y, €. 100 alla macelleria z, €.50 alla pescheria k);
3) al momento della spesa, un membro della famiglia si recherà nel negozio prescelto con il provvedimento che la individua come beneficiaria del contributo e l’esercente scalerà la somma spesa fino ad arrivare al contributo massimo attribuito alla famiglia da spendere presso quel negozio;
4) al termine di ogni mese l’esercizio commerciale emetterà fattura elettronica al Comune per l’importo speso dalle famiglie che lo hanno prescelto e il Comune provvederà a erogare il corrispondente contributo a saldo.
Il Comune chiede agli esercizi di vicinato di applicare uno sconto del 10% sui prezzi di vendita applicati o come buono spesa ulteriore o in modo che sia visibile dallo scontrino.
Coop, Penny e Sogegross potranno partecipare esclusivamente se possiedono buoni spesa da utilizzare che verranno consegnati al Comune per essere distribuiti alle famiglie individuate.
A partire da oggi, giovedì 2 aprile, tutte le farmacie e gli esercizi alimentari che risultano aperti secondo gli elenchi pubblicati sul sito del Comune di Bagno a Ripoli e costantemente aggiornati, saranno contattati telefonicamente per sapere se intendono aderire all’iniziativa.
Come fare richiesta
Per accedere al contributo è necessario scaricare dal sito del Comune (www.comune.bagno-a-ripoli.fi.
Se si è già seguiti dal Servizio sociale o se si vuole essere seguiti dal Servizio sociale è possibile chiamare il numero 055 6390353 per ottenere informazioni e un eventuale appuntamento se ritenuto necessario. Le domande verranno valutate ogni settimana e sarà data risposta via mail o telefono.
Modulo autocertificazione buoni spesa
“Ci sono persone che in queste settimane, con l’emergenza in atto, hanno perso il lavoro, interrotto o ridimensionato fortemente la loro attività – spiega il sindaco Francesco Casini -. È concreto il rischio che l’emergenza sanitaria si trasformi in una crisi sociale e vogliamo scongiurarlo. Il buono spesa è una prima misura di supporto per le famiglie e si aggiunge a quelle già in campo dall’amministrazione come la sospensione delle tariffe per i servizi scolastici e le agevolazioni per le imprese. Abbiamo semplificato al massimo le procedure per partire con l’erogazione del contributo il prima possibile. E fin da subito effettueremo controlli serrati per garantire la massima trasparenza nell’assegnazione. Abbiamo inoltre richiesto la collaborazione del volontariato locale, di Caritas e dei rappresentanti delle parti sociali per avere segnalazioni ‘qualificate’ di persone in difficoltà a causa dell’emergenza”.
Grazie per il aiuto