“Sorgane da periferia a quartiere-giardino”

Stamani in Regione il sindaco Francesco Casini e l’assessore Francesco Pignotti, con il presidente Eugenio Giani, l’assessore regionale Stefano Baccelli e i sindaci di altri 18 Comuni toscani, hanno firmato il protocollo che apre la strada al progetto “Rigenera Sorgane”.

Degli 80 milioni del nuovo programma del Fondo europeo di Sviluppo regionale, sei saranno destinati alla riqualificazione della frazione a cavallo tra Firenze e Bagno a Ripoli.

“Un quartiere nato negli anni ’50 con gli architetti Leonardo Ricci e Leonardo Savioli, che oggi ha bisogno di fare un passo in avanti con tantissimo nuovo verde urbano, servizi per i cittadini, nuovi spazi pubblici, piste ciclabili e progetti per la mobilità sostenibile”, annuncia il sindaco Casini sulla sua pagina Facebook.

“Con i fondi Fesr e le risorse del Pnrr per il nuovo parco urbano (per un totale di 10 milioni di euro) – aggiunge il sindaco -, il volto di Sorgane cambierà completamente. E da quartiere periferia diventerà finalmente un bellissimo quartiere giardino”.

A breve, si aprirà il percorso di partecipazione finanziato con il Fondo sociale europeo che disegnerà il nuovo quartiere con il contributo di idee dei cittadini.

Il progetto di rigenerazione urbana “Rigenera Sorgane” intende lavorare sul tessuto urbano del quartiere basando la sua azione su tre pilastri strategici: la rigenerazione urbana che vedrà quale oggetto principale gli spazi pubblici e la mobilità sostenibile; i servizi di vicinato e di quartiere; la partecipazione che accompagnerà tutto il progetto sia nella fondamentale fase iniziale di verifica delle necessità dei residenti, sia in quella della valutazione del progetto stesso.

Si prevede di:

– potenziare la rete della mobilità in modo che possa essere realmente integrata con la città di Firenze e con la cittadina di Bagno a Ripoli;

– consolidare la fusione con il parco urbano che sorgerà a breve tra Sorgane e la cittadina di Bagno a Ripoli;

– affrontare accanto alla riqualificazione degli spazi pubblici, la carenza di servizi di vicinato e di quartiere.