L’Amministrazione comunale ci mette i soldi, circa 8 milioni di euro; i cittadini di Sorgane (quelli che abitano nella parte del Comune di Bagno a Ripoli) devono metterci le idee e pure i sogni. Come vogliono modificare il quartiere? Quali sono le necessità a cui andare incontro? Quali i problemi da risolvere? Stamani ha preso avvio il progetto “Rigenera Sorgane”, con l’inizio del procedimento di consultazione degli abitanti voluto dall’Amministrazione comunale.
Nel giardini di via De Gasperi è stato montato un gazebo dalla società Sociolab, incaricata del percorso partecipativo. Vi resterà tutto l’autinno, periodo durante il quale chiunque può presentarsi per formulare proposte, dare suggerimenti, evidenziare carenze, fare critiche. Operatori e operatrici di Sociolab, coordinati da Lorenza Soldani, prenderanno nota e trasmetteranno il materiale al Comune.
Il progetto “Rigenera Sorgane” esiste già, era indispensabile per assicurarsi una serie di finanziamenti statali e regionali, ma la messa a punto sarà fatta in base alle indicazioni che arriveranno dai cittadini. Il Comune investirà nel progetto un milione e mezzo di euro, dalle proprie casse, provenienti dagli oneri di urbanizzazione versati dalla Fiorentina per la realizzazione del Viola Park. Le intenzioni sono di concludere gli interventi entro il 2028.
Il gazebo ospiterà anche il “Museo degli abitanti”: uno spazio in cui verrà allestita una mostra temporanea di foto e storie del quartiere e delle persone che lo abitano.
Alle 10 il via alla passeggiata di ricognizione per le vie e gli spazi della Sorgane ripolese, alla quale hanno partecipato una settantina di cittadini. Da loro sono iniziate ad arrivare le prime osservazioni per i progettisti. A guidare il mini corteo l’architetto Stefano Bonavoglia, responsabile per il Comune del progetto “Rigenera Sorgane”.
“L’obiettivo è migliorare la qualità della vita nel quartiere – ha detto il sindaco Casini – Siamo orgogliosi di presentare una grande progettualità e un percorso di partecipazione reale. Il progetto – ha ribadito – è solo una base, il resto va costruito insieme agli abitanti”.
“Il quartiere va percepito in modo diverso da chi lo abita – ha spiegato l’architetto Bonavoglia ai cittadini -. Gli spazi che avete qui sono un lusso per Firenze. E’ una ricchezza che va valorizzata e resa più viva. Occorre che vi siano attività che facciano vivere il quartiere tutti i giorni. Dobbiamo capire insieme cosa serve”. Poi la sua esortazione: “Non abbiate paura ad immaginare anche cose che vi sembrano impossibili”.