“Sommersi da fango e acqua”: è stata una notte di paura e rabbia, quella di molti cittadini e negozianti, soprattutto di Grassina, ma anche di Antella, Ponte a Ema, Osteria Nuova e Capannuccia. Per alcuni di loro non è la prima volta che la loro abitazione o la loro attività viene violentata dagli effetti del maltempo. La galleria fotografica mostra alcune delle zone più colpite con abitanti e volontari della Vab Bagno a Ripoli impegnati nella svuotatura di garage e scantinati e nella ripulitura dei negozi. Notevoli i danni subiti.
E’ un bollettino di guerra il bilancio della bussata d’acqua che si è abbattuta ieri notte sul territorio di Bagno a Ripoli. Oltre un centinaio gli allagamenti fra abitazioni e negozi, una diecina le famiglie sfollate a cui il Comune cercherà una sistemazione: i dati sono forniti dal sindaco Casini, rientrato precipitosamente dalle vacanze in Calabria, così come il vicesindaco Paolo Frezzi e alcuni dipendenti comunali.
“Questo non è il momento di puntare il dito, ma stiamo verificando se ci sono responsabilità di privati nella manutenzione di terreni e corsi d’acqua – annuncia Casini – Ora, però, ci dobbiamo preoccupare dei cittadini in difficoltà. Abbiamo alcuni alloggi volano e stiamo cercando disponibilità nelle strutture ricettive del territorio”.
Sotto accusa. per quanto è accaduto all’Antella, la mancata messa in sicurezza del reticolo idraulico di servizio alla frazione. “Autostrade ha stanziato 400mila euro per i lavori, Publiacqua sta ultimando il progetto esecutivo – assicura il sindaco – A settembre ci sarà la gara d’appalto, spero entro l’anno l’inizio dei lavori. E’ vero tutti devono essere più rapidi. Però il perimetro degli allagamenti è ampio, non possiamo far ricadere la colpa su Autostrade anche se attendiamo gli interventi promessi (due anni fa ndr)”.
Informazioni utili
Segnalazioni – Per segnalazioni attivi i numeri di emergenza del Comune: 0556390208 – 0556390222.
Ritiro ingombranti – Chiunque abbia mobili, elettrodomestici o quant’altro danneggiato dal nubifragio può mettere questo materiale a bordo strada – Il Comune e Alia stanno organizzando ritiri straordinari. Non è necessario telefonare per prenotare nessun tipo di ritiro; il Comune ricorda di fotografare il materiale smaltito per eventuali richieste di risarcimento danni.
Pulizia strade – Al termine delle operazioni di aspirazione con le pompe idrovore, Alia procederà con i servizi straordinari di pulizia strade.
I dati meteo del particolare fenomeno temporalesco sono stati forniti dal presidente della Regione, Eugenio Giani: “Stanotte sono caduti nel territorio di Bagno a Ripoli oltre 70 mm di pioggia in meno di due ore con un picco di 16 mm in 15 minuti. Una massa d’acqua superiore a quella che cade di norma in un mese, nella zona in media cadono 820 mm di pioggia in un anno, 40 mm in agosto. Alcune stazioni nel Chianti hanno avuto cumulati significativi con più di 100 mm di pioggia, dati che non si registravano da 50 anni. Un immenso grazie a tutte le persone impegnate tuttora nelle operazioni di ripristino, la macchina dei soccorsi e solidarietà della Toscana è sempre attiva”.
Mesi e mesi di siccità, temperature torride che iniziano già in primavera (fine maggio) e poi ecco la desiderata pioggia, che però è un temporale, e peggio ancora una bomba d’acqua. Non sono, purtroppo, novità: sono eventi annunciati, drammi previsti da chi da tempo disserta sui cambiamenti climatici.
Per quanto mi riguarda, ogni volta che, soprattutto in estate, vedo il cielo oscurarsi e sento l’afa crescere, mi chiedo con sincera preoccupazione: ‘questa volta a chi tocca?’
E purtroppo ieri notte è toccato a noi. E il mio primo pensiero va a tutte le persone colpite dalla pioggia e dal fango.
Ieri notte la bomba d’acqua non si è rovesciata in paesi e campagne lontane, ma è arrivata qui, nel nostro territorio. A Grassina.
Forse non abbiamo ancora capito che eventi estremi caratterizzeranno sempre di più il clima, e che non possiamo rimandare il controllo del territorio. Dobbiamo imparare a conoscerlo, rispettarlo e difenderlo. Le nostre vite dipendono da un corretto rapporto con tutto ciò che ci circonda e che ci è stato donato: acqua, flora, fauna, suolo. Delle aggressioni a ciò che ci circonda mi pare che stiamo già subendo le conseguenze.
Io non sono climatologa, geologa, e neppure ingegnere ambientale, sono una cittadina che, semplicemente ha osservato nel tempo il nostro territorio. Non sono mancati, è vero, interventi volti alla tutela, come le casse di espansione o le pulizie degli argini dei principali torrenti. Ma ci sono tante zone dove ancora molto è da fare.
I fossi minori dove si butta qualsiasi cosa, le fognature(sono controllate e tutte efficienti?), i detriti che si accumulano ai lati delle strade con la pioggia da chi e quando vengono tolti?, le vie comunali e vicinali che anche con piogge poco intense diventano sempre fiumi in piena sono monitorate, si pensa di far qualcosa?, E le grate che proteggono le fognature ostruite da terra e foglie? i borri (penso al fosso delle Argille) portati in condotte sotterranee che sicurezze ci danno? Quanti e quali controlli ( nel presente e nel passato) sui restauri delle case rurali che sicuramente hanno interessato (cancellato?) il sistema di regimazione e controllo delle acque definito da secoli di civiltà contadina?
Mi vengono in mente queste semplici osservazioni, che non so quanto possono salvare da una bomba d’acqua, ma certo sono gesti di attenzione verso tutto un territorio che si sta rivelando troppo fragile.
Elisabetta Brunelleschi