A restaurare il Ninfeo del Giambologna, più noto come Fonte della Fata Morgana, in via di Fattucchia, sulla collina di Grassina, sarà una misteriosa architetta: Marta G. Perché misteriosa? E’ presto detto. La giunta, il 17 giugno scorso, ha disposto di procedere ad una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria al cinquecentesco edificio di proprietà comunale.
A preparare e firmare il progetto esecutivo, che verrà concordato con la Soprintendenza, sarà una professionista esterna all’amministrazione comunale, che nel 2018 ha presentato una manifestazione di interesse per eseguire il compito gratuitamente. Nella delibera approvata dalla giunta si indicano solo le iniziali dell’architetto che sarà incaricato del compito: M.G. Nello schema di convenzione si scopre il nome di battesimo, Marta, ma non il cognome. Sono invece “in chiaro” i dati del soggetto che realizzerà l’intervento di manutenzione: la ditta Travelli srl.
Perché questa riservatezza sull’identità dell’architetta? Pare sia per una questione di privacy, che però, quando si tratta di incarichi da un ente pubblico, seppur a titolo gratuito, non fa mai un bell’effetto.
Comunque prima o poi il nome completo salterà fuori. “Il Comune di Bagno a Ripoli si impegna – si legge nella delibera – a dare debita evidenza alla sponsorizzazione e al contributo dell’arch. Marta G. oggetto della convenzione tramite comunicati stampa, menzione in materiale promozionale, apposizione di apposita targa in sito”. O si limiteranno alle iniziali anche sulla targa?