Scatteranno alle 8.30 di lunedì 7 e andranno avanti fino a venerdì 11 gennaio le ordinanze antismog emesse dal Comune di Firenze e i Comuni del cosiddetto “agglomerato urbano” (insieme a Firenze sono Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci, Bagno a Ripoli) che prevedono il blocco dei mezzi più inquinanti e una serie di misure, di seguito dettagliate, di limitazione del traffico a tutela della salute dei cittadini.
Arpat, infatti, ha comunicato che si sono verificate nell’area le condizioni per l’attribuzione del valore 2 all’Indice di Criticità per la Qualità dell’aria: sono stati rilevati 4 superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm 10 (polveri sottili) negli ultimi 7 giorni e per 3 giorni non sono previste condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti.
Questa situazione, avvertono la Regione Toscana, la Città Metropolitana (coordinatrice dei Piani di azione comunale a fianco della Regione) e il Comune di Firenze, impone di emettere l’ordinanza di blocco dei mezzi più inquinanti che prescrive anche il divieto, in ambito domestico, di accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, qualora non rappresentino il principale sistema di riscaldamento. E ancora la riduzione del periodo giornaliero di funzionamento degli impianti di riscaldamento individuali, a cura del proprietario, condominiali a cura dell’amministratore di condominio o del terzo responsabile dell’impianto termico (tutti gli impianti potranno rimanere in funzione al massimo per otto ore giornaliere).
Previsto anche il divieto di circolazione dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 nei centri abitati. Le limitazioni sono valide per le seguenti categorie di veicoli: motocicli a 2 tempi Euro 1; autovetture a benzina Euro 1 e a diesel Euro 2 ed Euro 3, veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2 per il trasporto merci.
I provvedimenti dureranno cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.
Sono esclusi dai provvedimenti:
– gli impianti degli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili, ivi compresi edifici adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili;
– gli impianti degli edifici adibiti ad albergo, pensione ed attività similari;
– gli impianti di piscine, saune e assimilabili;
– le strutture che per fini istituzionali o di servizio o per processi produttivi devono necessariamente rimanere in funzione per 24 ore o in cui le presenti prescrizioni ostino con le esigenze tecnologiche o di produzione (es: centrali operative Forze dell’ordine, impianti a ciclo produttivo continuo, ecc.).
Ecco i veicoli esonerati dal divieto:
– i veicoli elettrici o ibridi (motore elettrico e termico) o a idrogeno;
– i veicoli a metano e Gpl, o bifuel (benzina-metano, benzina-gpl) che nell’ambito del percorso urbano impiegano esclusivamente l’alimentazione a gas;
– i veicoli della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, delle Forze Armate dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile in servizi di istituto;
– i veicoli di proprietà delle Asl, delle associazioni di volontariato e delle Cooperative Sociali convenzionati con i Comuni o con altri enti Pubblici, che effettuano servizi sociali rivolti ad anziani e disabili e muniti delle rispettive insegne e veicoli in servizio di Guardia Medica;
– i veicoli adibiti all’igiene urbana;
– i veicoli al servizio delle persone invalide munite del contrassegno previsto dal Codice della strada;
– i veicoli utilizzati per trasporto di persone che si rechino presso le strutture sanitarie per sottoporsi a visite mediche, terapie ed analisi programmate in possesso di relativa certificazione medica; – i veicoli al seguito delle cerimonie con esposizione di autocertificazione (in carta libera) in cui si dichiarino il percorso e i motivi per cui avviene la circolazione;
– i veicoli storici esclusivamente nell’ambito di manifestazioni purché in possesso dell’Attestato di storicità o del Certificato di Identità/Omologazione, rilasciato a seguito di iscrizione negli appositi registri storici. Il documento dovrà essere tenuto a bordo del mezzo ed esibito a richiesta delle autorità preposte al controllo;
– i veicoli in servizio pubblico, appartenenti ad aziende che effettuano interventi urgenti e di manutenzioni sui servizi essenziali (esempio gas, acqua, energia elettrica, telefonia), veicoli attrezzati per il pronto intervento e la manutenzione degli impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici;
– i veicoli che debbono presentarsi alla revisione già programmata (con documento dell’ufficio della Motorizzazione Civile o dei centri revisione autorizzati) limitatamente al percorso strettamente necessario;
– i veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso di apposita autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale; autovetture con almeno tre persone a bordo (car pooling).
Decisione giusta per salvaguardare la salute ma per chi vive leggermente defilato dai centri
più abitatati per esempio Balatro dove abito io, è soggetto continuamente a fumo da abbruciamenti di residui di potature e purtroppo non solo giorno e notte e tutto ciò senza
nessun tipo di controllo da gli organi preposti.
Magari chi a una macchina vecchia non può usarla metre in casa deve chiudere le finestre
per un fumo irrespirabile.