Ci vorrà almeno un anno in più del previsto per il completamento della terza corsia autostradale nel tratto tra Firenze Sud e Incisa. A buttare all’aria il cronoprogramma di Autostrade è stata la norma contenuta nel nuovo codice degli appalti che ha abbassato dal 40% al 20% la quota di lavori che una società può affidare senza bando di gara ad una propria controllata. Autostrade aveva affidato la realizzazione di tutto il tratto in questione a Pavimetal, impresa in house.
Nei mesi scorsi era stato presentato un emendamento Pd con una deroga all’articolo 177 per riportare la quota affidabile in house al 40%, ma proprio martedì scorso fa il governo ha deciso di esprimere parere negativo sull’emendamento presentato in Commissione bilancio al Senato e già ritirato. Così il Ministero delle Infrastrutture ha ritenuto essere venute meno le condizioni per Società Autostrade di poter affidare il Lotto2 della Firenze Sud-Incisa (dal cavalcavia di San Giorgio al parcheggio Rignano, compresa la nuova galleria San Donato) alla controllata Pavimental. L’ incertezza sull’applicazione dei nuovi limiti, deriva anche dalla mancata emissione da parte dell’Anac (l’Autorità anti corruzione) dei regolamenti relativi alle modalità di calcolo e di successivo controllo del rispetto della nuova previsione normativa. In questa situazione – fanno sapere da Autostrade – si prevede di avviare le procedure di gara per la fine dell’ anno e di poter iniziare le attività entro i primi mesi del 2019 con un impatto di almeno un anno sui tempi di completamento delle attività relative al Lotto2.
Per tutto il resto il progetto resta immutato. Anche se lo slittamento dei lavori per il Lotto2 fa sorgere alcuni interrogativi. Ricorderete che in quel tratto ricade anche il “rimodellamento morfologico” della valle dell’Isone, sulla quale verrebbero scaricati circa 1,5 milioni di metri cubi di terre di scavo provenienti principalmente dagli sbancamenti per l’ampliamento autostradale e in parte (circa 200mila metri cubi) dallo scavo della nuova galleria di San Donato. Ma ora l’utilizzo di questo “deposito” slitta di almeno un anno. Questo comporterà un rallentamento dei lavori anche per il Lotto1? Inoltre – secondo quanto risulta all’assessore alle Grandi opere del Comune di Bagno a Ripoli, Paolo Frezzi – la quantità di terre di scavo da sbancamenti sarebbe, al momento, assai inferiore a quanto previsto e quasi completamente riutilizzata all’interno dei cantieri in atto. Se il trend fosse confermato dai lavori nei prossimi mesi si può ipotizzare un impatto meno invasivo sulla valle dell’Isone?
C’è poi da considerare i problemi di gestione del campo base che Pavimental sta allestendo vicino all’area di servizio Chianti per orpitare i propri operai. Un campo base di circa 22mila metri quadrati dimensionato per un numero di operai al lavoro sia sul Lotto1 che sul Lotto2. Venendo a mancare il secondo si procederà ad un ridimensionamento del “villaggio operaio”, a uno sdoppiamento o si dovranno far convivere dipendendti di imprese diverse ognuna con la propria organizzazione? Lo stesso discorso vale per l’impianto di betonaggio.
L’unica certezza è che si allungano i tempi di apertura dei cantieri con tutto ciò che in termini di traffico, rumore, polvere, passaggio di mezzi pesanti comporta per la cittadinanza.