La firma sotto a un documento dal titolo “Patto di governo”, ha sancito, ieri, la pace (forse meglio dire la tregua), tra il sindaco Francesco Casini e la maggioranza che lo sostiene, dopo il suo traumatico passaggio dal Pd a Italia Viva.
“Al termine di un confronto franco, diretto e costruttivo col sindaco – si afferma in una nota delle forze politiche della maggioranza in Comune a Bagno a Ripoli -, è stato siglato un nuovo patto di governo che, nell’esclusivo interesse della comunità e delle cittadine e dei cittadini di Bagno a Ripoli, definisce le condizioni politiche e le modalità operative per la prosecuzione del mandato. Il patto, che sarà sottoposto a costante verifica da parte di tutte le forze politiche di maggioranza, ribadisce le priorità programmatiche e i progetti strategici da realizzare a beneficio della collettività e si propone di rafforzare la centralità amministrativa della Giunta e del Consiglio Comunale”.
“Il sindaco, preso atto del nuovo quadro politico locale determinato dal suo passaggio dal Partito Democratico a Italia Viva – continua la nota -, ha messo il proprio mandato a disposizione delle forze politiche di maggioranza (Partito democratico, Sinistra civica ecologista, Partito socialista italiano, Lista Cittadini di Bagno a Ripoli, Italia Viva), le quali, dopo ampia discussione, hanno condiviso di portare avanti l’azione amministrativa, fondandola sulla realizzazione delle attività già previste nel programma di mandato, arricchite delle nuove opportunità che si sono aperte per il territorio (a partire dagli oltre 20 milioni messi a disposizione dal Pnrr)”.
Il contenuto del documento? Top secret. La sostanza è ciò che è stato pubblicato su QuiAntella nei giorni scorsi (vedi articolo) -, rispondono laconici alcuni esponenti del Pd ripolese -, con l’aggiunta di alcune prescrizioni organizzative (una delle quali pare sia la costituzione in Comune di una segreteria per gli assessori, autonoma da quella del sindaco).
Difficile conciliare la ragione del bene dei cittadini per fare questo papocchio e tenerli all’oscuro di cosa hanno deciso con un patto segreto
Ma cosa hanno da nascondere?
Probabilmente hanno tutti un concetto dei cittadini come gente che non capisce o non può capire, insomma dei sottosviluppati che devono affidarsi al grande conduttore.
Ma questo cosa ha a che fare con la democrazia?