Entro febbraio partirà il “Controllo di vicinato” nel comune di Bagno a Ripoli. Per il via all’iniziativa, che prevede la collaborqazione tra cittadini e forze dell’ordine, si attende solo l’approvazione da parte della Prefettura, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il “Controllo di vicinato” è già in funzione in alcuni comuni toscani con risultati soddisfacenti.
Già scelto il coordinatore: sarà Maurizio Andorlini, già comandante della Polizia municipale a Bagno a Ripoli, Fiesole e Sesto Fiorentino e oggi in pensione. Un professionista capace ed esperto della materia. Ad annunciarlo è stato il sindaco Francesco Casini, che ieri pomeriggio, insieme al comandante della Polizia municipale Filippo Fusi, ha incontrato i cittadini della frazione del Bigallo e dintorni.
Il “Cotrollo di vicinato”, che ha lo scopo di aumentare il controllo e la sicurezza di una comunità, funziona in modo piramidale. Gruppi di cittadini (una piccola frazione, un condominio, un caseggiato, una strada) possono indicare un loro rappresentante al quale comunicheranno le segnalazioni su persone o situazioni sospette. Questo passerà le informazioni al coordinatore il quale, a sua volta, dopo una valutazione, si metterà in contatto con la Polizia municipale.
Per questo specifico lavoro di raccordo tra Polizia municipale e cittadini è arrivato da Firenze, a rinforzare l’organico di Bagno a Ripoli, l’ispettore Moreno Bosco. Le zone dove sarà attivo il “Controllo di vicinato” saranno segnalate con apposita cartellonistica. I “rappresentanti” di gruppi di cittadini potranno proporsi per essere valutati dai responsabili delle forze dell’ordine e dovranno fare un apposito corso di formazione.
“La situazione a Bagno a Ripoli non è allarmante, anche se cresce la percezione di insicurezza da parte dei cittadini – ha ammesso il sindaco Casini – Me ne rendo conto e so che il nostro compito è restituire la sensazione di sicurezza. Anche un solo furto è un problema, ma vi assicuro che il trend è in diminuzione. Il ‘Controllo di vicinato’ è una risposta che si aggiunge agli investimenti fatti sulla videosorveglianza: abbiamo 24 telecamere fisse, piazzate in punti strategici, e due mobili a disposizione della Polizia municipale, così come un’auto ‘in borghese’ con cui è stato aumentato il pattugliamento del territorio”.
Sia il sindaco che il comandante della Municipale hanno ribadito l’importanza della collaborazione dei cittadini attraverso le loro segnalazioni. “Vanno bene i gruppi whatsapp in cui ci si scambiano le informazioni – ha detto il sindaco – ma soprattutto fornite queste informazioni alle forze dell’ordine”. “Il citttadino deve recuperare il senso di comunità – ha spiegato il comandante Fusi – e aiutarci nell’azione più efficace contro i furti: l’intelligence da marciapiede. C’è chi subisce un furto e lo comunica prima sui social che a noi o ai carabinieri. Il controllo del territorio si gioca sul coinvolgimento dei cittadini”.