Il capitale sociale di Siaf (Servizi integrati area Fiorentina), la società che gestisce la mensa delle scuole di Bagno a Ripoli e dell’ospedale di Ponte a Niccheri, sarà incrementato con il conferimento alla società di un immobile, ora di proprietà del Comune, che si trova in via Don Lorenzo Perosi. La decisione è stata presa dal Consiglio comunale con 12 voti a favore (Pd e Cittadini di Bagno a Ripoli), 2 contrari (Cittadinanza attiva, Gruppo misto) e 2 astenuti (Lega).
Il consolidamento economico della Siaf, secondo quanto hanno spiegato il sindaco Francesco Casini e l’assessora al sociale Eleonora Francois, è una mossa strategica in vista della procedura ad evidenza pubblica a doppio oggetto (offerta economica e qualitativa) per la scelta del socio privato cui affidare il servizio integrato di ristorazione collettiva. La Siaf è una società a partecipazione mista: 52% proprietà pubblica (22% Comune di Bagno a Ripoli; 30% AUSL 10 Toscana Centro), 48% del privato (Ge.Me.Az. Elior S.p.A.) che cesserà la partecipazione sociale al termine del contratto di servizio in corso, ossia alla data del 14 settembre 2020. Occorre quindi trovare un nuovo socio per concorrere al bando del prossimo periodo: 2021/2029. Si tratta di un appalto da 72milioni di euro.
Attualmente l’attività di Siaf si svolge in due plessi: la cucina in via Perosi, nell’immobile del Comune, lo sporzionamento nei locali dell’ospedale dell’Annunziata, per i quali la Asl ha già dato disdetta a partire dal 1/1/2023. Nell’immobile di via Perosi, debitamente ristrutturato e allargato, verrebbe concentrata tutta l’attività di preparazione dela mensa, “rendendo Siaf più competitiva”, ha spiegato Francosi. Il valore dell’immobile che entrerebbe a far parte del patrimonio di Siaf è stato stimato in 1,3 milioni di euro, che porterebbe il capitale sociale a circa 4 milioni.
Il progetto non ha convinto la consigliera Sonia Redini di Cittadinanza attiva che, nel dibattito in Consiglio comunale, ha avanzato alcune perplessità: il nuovo socio dovrà liquidare le quote del vecchio e conferire capitale aggiuntivo; il passaggio dell’immobile di via Perosi dal Comune a una società privata, come è Siaf, farà perdere circa 100mila euro l’anno di affitto; l’ampliamento dell’immobile comporterà consumo di suolo pubblico e incremento di traffico nella zona; il Comune si assume un rischio di azienda nel caso in futuro la società dovesse fallire; non c’è garanzia che Siaf riesca a vincere nuovamente la gara d’appalto per la mensa. “Inoltre – ha detto Redini – Siaf ha annunciato nuove assunzioni a fronte di questa ristrutturazione, ma con quali garanzie? Ci sarà un accordo scritto? Per tutto questo l’operazione non ci convince, non si capisce dove il Comune e chi usufruisce del servizio mensa, abbia un guadagno”.
E’ stato il sindaco Casini a spiegare la strategia dell’Amministrazione comunale: “L’obiettivo è rafforzare e dare futuro ad un’esperienza di grande successo”, ha detto ricordando la riconosciuta qualità del servizio mensa. Ha quindi sottolineato l’esigenza di liberare gli spazi oggi occupati da Siaf all’interno dell’ospedale e l’importanza che Siaf continui a fare utili, anche se non è questo l’obiettivo primario del Comune. “L’aumento del capitale sociale – ha aggiunto – impegna la parte privata a investire di più e quindi a partecipare con un maggior convincimento. Avremo una società più robusta”.
A favore dell’operazione hanno parlato anche Sandra Baragli (Pd), Riccardo Forconi e Simone Dessì (Cittadini di Bagno a Ripoli).