Sgominata dai Carabinieri una banda di trafficanti di droga che operava in Toscana e che aveva una base anche a Ponte a Ema. L’hanno chiamata “Operazione sabbia”.
Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Comando provinciale di Firenze, con il supporto dei Comandi Arma competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Firenze, Antonella Zatini, su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Firenze, nei confronti di 9 indagati (7 albanesi e 2 italiani) ritenuti responsabili di trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti (per sei custodia in carcere, per uno arresti domiciliari e per altri due obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria). Sei le persone arrestate finora tra le province di Firenze, Pistoia, Pisa e Vibo Valentia.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione di articolate indagini dirette dal sostitito procuratore Giuseppina Mione e svolte, nel periodo ottobre 2018 – marzo 2019, dal Nucleo investigativo del reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Firenze, che hanno consentito di scoprire un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (principalmente marijuana, ma anche cocaina) realizzato da soggetti di etnia albanese, nella provincia di Firenze, con il coinvolgimento di Valerio Navarra, residente in Toscana, ma legato alla criminalità organizzata di Zungri, in Calabria. Navarra, che si era trasferito nel 2016 in territorio toscano per sottrarsi alla pressione esercitata dagli organi investigativi calabresi, viveva a Montecatini Terme dove gestiva la pizzeria “Contessa”. Dietro questa ttività di copertura coltivava in Toscana, nell’interesse della ‘ndrangheta, qualificati rapporti criminali con trafficanti di stupefacenti albanesi ed in particolare con Robert Lazaj, esperto broker della droga domiciliato da molti anni a Firenze.
Proprio attraverso il monitoraggio di incontri riservati tra Navarra e Lazaj e l’analisi delle conversazioni intercettate è stato possibile ricostruire varie spedizioni di stupefacente eseguite in Calabria nel recente passato. Nel corso dell’indagine è stato possibile pervenire ai seguenti sequestri di sostanza stupefacente:
- 38 kg. di marijuana, realizzato il 15 gennaio 2019;
- quello del 4 febbraio 2019, con il rinvenimento in un capannone di Campi Bisenzio di 18 kg di marijuana e 750 grammi di cocaina. In quella circostanza i Carabinieri del Nucleo investigativo arrestatrono, tra gli altri, uno dei destinatari dell’attuale provvedimento, Lulezim Shkurtaj, fornitore in grado di procacciare quantitativi notevoli di marijuana in Albania;
- quello del 17 febbraio 2019 a Ponte a Ema, in cui i Carabinieri arrestarono per cessione di circa 2 kg di marijuana Robert Lazaj e Eduart Tahiraj, altro importatore di marijuana con collegamenti diretti con i produttori in Albania. Tahiraj è stato nuovamente arrestato nel marzo 2019, nell’ambito di diverso procedimento penale, mentre aveva la disponibilità di oltre due quintali di marijuana.
Gli arresti odierni sono relativi alla ricostruzione di plurimi episodi di trasporto, detenzione e cessione di stupefacenti in territorio toscano, anche di cospicua entità, per uno dei quali proprio Navarra ha svolto il ruolo di intermediario tra Lazaj e un altro indagato. Navarra è stato catturato a Rombiolo (Vibo Valentia) con il supporto del Nucleo investigativo di Vibo Valentia e dello Squadrone Cacciatori “Calabria”. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati e sequestrati 8.000 euro in contanti e 150 grammi di stupefacente.