Sgominata una banda di ladri che ha colpito recentemente anche nella zona di Bubè, a Grassina. Alle prime luci dell’alba di sabato scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, supportati dall’Arma di Follonica, a conclusione di una mirata e prolungata attività investigativa, hanno fermato quattro uomini italiani, di età compresa fra i 35 e 53 anni, accusati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione. I fermati sono stati bloccati dai militari, che hanno fatto irruzione all’interno di un bed & breakfast di Follonica scelto dalla banda come base operativa per i colpi in Toscana.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, sono state avviate a seguito di un furto in abitazione avvenuto a Fiesole nell’ottobre scorso ed hanno permesso di collegarlo ad una lunga serie di fatti anaoghi.
A settembre una pattuglia dei carabinieri della stazione di Grassina, intercettò la banda mentre stava cercando di entrare in una villa in via delle Fonti e iIniziò un inseguimento. I banditi, grazie alla potenza dell’auto di grossa cilindrata, riuscirono a seminare la gazzella dell’Arma, ma le indagini ebbero un nuiovo impulso.
Per le loro azioni i malviventi erano soliti utilizzare suv di grossa cilindrata (circa 500 cv) con targhe clonate. Costante il modus operandi: gli esecutori materiali venivano fatti scendere dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie. Il gruppo faceva irruzione nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, arrecando gravissimi danni alle abitazioni stesse mediante arnesi da scasso (martelli di grosso calibro, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco).
Al momento del fermo è stata recuperata parte della refurtiva degli ultimi furti, messi a segno nei giorni scorsi nei comuni di Bagno a Ripoli, Impruneta, Strada in Chianti, Scandicci, Collesalvetti, Cerreto Guidi e Prato. I fermati sono stati portati nelle carceri di Sollicciano e Grosseto. Il Gip di Grosseto ha convalidato i fermi ed ha applicato per tutti la misura della custodia cautelare in carcere.
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