Anche le ricette ‘bianche’, quelle che prescrivono farmaci non rimborsati dal servizio sanitario, in Toscana, diventano elettroniche: una comodità per medici e specialisti ma anche per i cittadini e un’eredità positiva dei mesi della pandemia e del lockdown, quando in Toscana le ricette rosse (anche quelle per esami e non solo quelle per i medicinali) erano state dematerializzate.
Un passaggio epocale. Prima occorreva passare dall’ambulatorio per ritirare la ricetta e con quella andare in farmacia o chiamare il Cup per prenotare visite o esami specialistici. La dematerializzazione della ricetta ha reso più comoda la vita a tutti: il medico prescrive, il paziente riceve per sms (o per email) un codice e con quello si fa tutto. Il servizio è partito da pochissimi giorni e già sono state emessi 15 mila codici
Peraltro, siccome i numeri di ricetta elettronica sono collegati al circuito nazionale, le ricette elettroniche toscane sono spendibili anche fuori regione: così se un cittadino ha bisogno di farsi prescrivere un medicinale dal proprio medico, ma si trova al mare in Sardegna o in Puglia o in montagna sulle Dolomiti ad esempio, può recarsi in farmacia con l’sms o l’email ricevuta e quelli varranno, ovunque in Italia, come fossero una ricetta cartacea. Prima sarebbe stato necessario farsela inviare per fax, con tanto di timbro e firma. Una bella semplificazione.