Due bambini di prima elementare, della scuola Marconi di Grassina, sono “evasi” dall’istituto senza che nessuno se ne accorgesse e sono stati ritrovati, in centro a Firenze, da una pattuglia della Polizia municipale. La storia, che ha dell’incredibile, è accaduta lunedì scorso.
Ecco la ricostruzione secondo quanto gli stessi piccoli protagonisti hanno raccontato ai vigili fiorentini.
I due piccoli compagni di classe sono scesi dal pulmino del Comune che, dalla loro abitazione, ogni mattina li porta alla scuola Marconi, in via Lilliano e Meoli. I due sono entrati nell’edificio con un piano ben preciso in testa. Eludendo il controllo dei custodi, anziché in classe, si sono intrufolati nella palestra. Infatti sul registro della classe risultano assenti. Qui hanno atteso che iniziassero le lezioni, quindi sfruttando l’uscita di emergenza, la cui porta per sicurezza deve sempre essere apribile, sono usciti nel giardino.
L’apertura della porta ha immediatamente fatto scattare l’allarme. Un custode è arrivato in palestra, ha controllato l’esterno senza vedere nessuno. I due, infatti, si erano nascosi dietro un muretto. Così il custode ha richiuso la porta senza dare la giusta importanza all’accaduto.
I due bambini hanno, poi, sfruttato un punto dove la rete di recinzione si riesce ad alzare e sono usciti dall’area scolastica. Hanno percorso tutto il tratto pedonale che porta fino a piazza Umberto I e qui sono saliti sull’autobus 31. Il loro obiettivo era arrivare alla stazione per prendere il treno per Roma e andare a far vista allo zio di uno dei due.
Scesi in piazzale Montelungo si sono incamminati per le vie del centro di Firenze fino a quando, in via delle Terme, sono stati adocchiati casualmente dalle assessore fiorentine Funaro e Albanese. Compreso che i due bambini erano soli, li hanno accompagnati al comando della Polizia Municipale. Qui sono stati rifocillati con una buona merenda mentre venivano avvertiti i genitori.
“Sono veramente rammaricata per l’accaduto, capisco lo sgomento dei genitori – dice Maria Luisa Rainaldi, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Caponnetto di cui la scuola Marconi fa parte – Assicuro, però, che al momento dell’arrivo del pulmino, tutti i custodi erano al loro posto, non ci sono state negligenze. Purtroppo l’edificio della Marconi è complicato da controllare per le tante uscite presenti e essere sotto organico per numero di custodi ha reso possbile il verificarsi di questa spiacevole vicenda”.
“Spiace constatare – continua la dirigente – come sia partito il gioco dello scaricabile per trovare il capro espiatorio. Per quanto mi riguarda sono abituata a assumermi tutte le eventuali responsabilità, se ci sono errori sono pronta a pagare, ma mi sento tranquilla perché noi facciamo il massimo con le risorse a disposizione, in una struttura complessa e grande, piena di vie di fuga e francamente che avrebbe bisogno di essere ristrutturata. Voglio confidare, invece, nel gioco di squadra: si tratta di bambini piccoli e in questi casi mi augurerei che insieme cercassimo di capire come certi eventi non debbano più succedere. A tutto il personale della Marconi va il pieno sostegno”.
“Non capisco come sia potuto succedere – ha dichiarato uno dei genitori al Tgr Toscana – Nessuno si prende la responsabilità ma mi sembra una cosa gravissima. Non farò denuncia ma una cosa del genere non deve mai più capitare. Menomale è finita bene”.
Dura le reazione del sindaco Francesco Casini: “Quello che è accaduto in una scuola di Grassina è un fatto gravissimo. È andata bene, ma poteva davvero finire in tragedia. Come Amministrazione comunale pretendiamo a questo punto chiarezza dalla scuola. Per quanto i bimbi possano essere stati particolarmente ‘svegli’, è inaccettabile che nessuno si sia accorto di niente. Una volta entrati a scuola accompagnati dal servizio scuolabus e lasciati al personale scolastico i due bambini sono stati in grado di eludere non uno ma ben tre controlli: all’ingresso in classe, all’uscita dalla palestra con la porta con l’allarme (che infatti ha suonato) e al superamento della recinzione del grande giardino che circonda la scuola (a tale proposito risale al 20 e al 21 marzo il ripristino delle parti danneggiate, sulla base dell’ultima segnalazione ricevuta, con oltre 110 mt di nuova rete)”. “Quando mandiamo i nostri bimbi a scuola dobbiamo avere la certezza che si trovino in un luogo protetto e al sicuro, da cui non possono assolutamente uscire indisturbati a loro piacimento – continua Casini -. Abbiamo avviato una serie di controlli e ispezioni interne e chiesto un report alla scuola per accertare ogni responsabilità e impedire che fatti simili accadano di nuovo. I tagli del Miur al personale, che anche quest’anno hanno ridotto l’organico delle nostre scuole, sono concreti e certamente preoccupanti, ma non possono giustificare da soli quanto successo. Lo dico da sindaco e da babbo. La scuola, in questo, deve darci garanzia. È una vicenda su cui occorre massima chiarezza e risposte certe”.
“Pensare poi che due bambini di sei anni, una volta usciti dalla scuola, abbiano percorso quasi 800 metri a piedi “indisturbati” prima di arrivare nella piazza centrale del paese e salire su un autobus che li ha portati a Firenze – conclude il sindaco -, apre un altro capitolo ancora. E dovrebbe farci riflettere tutti, singolarmente e come comunità, anche sul livello di attenzione che presi dalla velocità quotidiana delle nostre vite prestiamo a chi abbiamo intorno”.