Scuolabus in fiamme con a bordo dieci bambini dell’asilo. Momenti di paura oggi, in via Buozzi a Grassina, intorno alle 15.30. L’autista del mezzo ha visto il fumo uscire dal vano motore e si è subito fermato. Un attimo dopo le fiamme. Paolo, questo il nome dell’autista della società “Re Manfredi” che gestisce il servizio di trasporto scolastico per conto del Comune, e l’accompagnatrice a bordo, Debora, hanno immediatamente fatto scendere i dieci bambini che erano a bordo, allontanandoli dallo scuolabus. Il mezzo è stato rapidamente avvolto dal fuoco ed è andato completamente distrutto.
I bambini sono stati ospitati da una famiglia che ha messo a diposizione la propria abitazione in attesa che sul posto arrivasse un altro scuolabus per il trasporto dei piccoli alle loro case.
“Ho sentito due forti scoppi – racconta un’abitante della zona – Sono uscita di casa e ho visto fumo e fiamme uscire dallo scuolabus. I bambini erano già stati fatti scendere e camminavano lungo la strada. Qualcuno piangeva”.
Per spengere le fiamme sono intervenuti due mezzi dei vigili del fuoco mentre la Polizia municipale provvedeva alla chiusura della strada. E’ intervenuta anche un’auto medica della quale, per fortuna, non c’è stato bisogno.
“Ho appena parlato al telefono con Paolo, l’autista dello scuolabus, e Debora, l’accompagnatrice dei bambini – dice in serata il sindaco Francesco Pignotti, che nel pomeriggio si era recato sul posto -. Ci tenevo davvero a ringraziarli di cuore a nome mio, dell’Amministrazione e delle famiglie per la lucidità e il coraggio con cui hanno gestito la situazione. Quando ha visto il fumo, Paolo ha capito subito che c’era qualcosa che non andava, ha avuto prontezza e sangue freddo. Lui e Debora prima hanno pensato a mettere al sicuro i bambini, poi se stessi. Voglio ringraziare anche la signora che ha accolto i bambini in casa sua nell’attesa che arrivasse l’altro mezzo e tutti gli operatori della forze dell’ordine, Polizia municipale, Carabinieri e Vigili del fuoco che sono intervenuti. E’ stato un pomeriggio di grande spavento. A quello che è successo deve seguire un’indagine immediata. Ho già chiesto un report dettagliato per capire le cause dell’accaduto, non escludendo altri provvedimenti”.