Riparte con il ritorno sui banchi lo screening con test rapidi nelle scuole di Bagno a Ripoli. Da martedì 11 gennaio, con il progetto di prevenzione del Comune, saranno effettuati tamponi antigenici a tutti gli studenti dai 6 ai 12 anni degli istituti comprensivi del territorio.
I test sono quelli donati dall’azienda Menarini Diagnostics, che già lo scorso anno scolastico aveva supportato l’Amministrazione con una simile iniziativa. Saranno eseguiti dai volontari delle associazioni, in prima linea fin da inizio emergenza, in ambienti protetti degli istituti scolastici. Lo screening avverrà su base volontaria e oltre agli alunni coinvolgerà anche il personale scolastico. I primi ad essere testati saranno i bambini e le bambine delle scuole secondarie di primo grado, per poi proseguire con le scuole primarie.
“Per il momento – spiegano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla scuola Francesco Pignotti – ci concentreremo sulla fascia d’età dai 6 ai 12 anni, che conta un minor numero di vaccinati. Lo screening di massa nelle scuole, che riproponiamo periodicamente dallo scorso anno, si è rivelato finora un alleato efficace per individuare tempestivamente casi di positività asintomatica e arginare eventuali focolai. Lo replichiamo in un momento delicato per i contagi, per garantire un ritorno sui banchi più in sicurezza possibile, che è sempre stata e resta la nostra priorità. Tutto ciò ricordando che prevenzione e vaccinazione sono le uniche chiavi per sconfiggere il virus e tornare quanto prima ad una completa normalità”.
Un ringraziamento, da parte di sindaco e assessore, “a Menarini Diagnostics, che con la sua generosità, ci consente di rilanciare il progetto di prevenzione che effettuiamo con continuità dallo scorso gennaio, anche grazie al contributo della Fondazione CR Firenze”.
Casini e Pignotti rivolgono un ringraziamento alle associazioni, “Croce Rossa Bagno a Ripoli, Misericordia di Antella e Fratellanza popolare di Grassina, che nonostante le difficoltà del momento, anche stavolta non si sono tirate indietro e saranno al nostro fianco”. E al personale scolastico che “con un incessante lavoro di prevenzione ha premesso di contenere fino ad oggi la diffusione del virus nelle classi permettendo di mantenere una didattica in presenza”.