Neanche la clamorosa fuga di due alunni dalla elementare Marconi di Grassina, lo scorso aprile (vedi articolo), ha convinto l’Ufficio regionale scolastico a dotare la scuola di più personale. Solo un custode a metà tempo in più rispetto allo scorso anno per l’Istituto comprensivo Caponnetto. Ignorate le richieste della dirigente scolastica Maria Luisa Rainaldi, del Comune di Bagno a Ripoli, dei rappresentanti dei genitori. Neppure l’azione dei sindacati è servita, nonostante un presidio alla Marconi, una manifestazione davanti all’Ufficio regionale scolastico a Firenze (vedi articolo) e ad un successivo sciopero di tutto il personale del Caponnetto.
“Ci hanno concesso un’unità a 18 ore, praticamente metà tempo – dice sconsolata la professoressa Rainaldi – Ricordo che inizialmente, in particolare per i custodi, era prevista una ulteriore riduzione. Tuttavia rimaniamo comunque in affanno perché ci servirebbero alemo due unità in più”.
Il problema carenza di personale è comune a molte scuole della provincia di Firenze. Nei giorni scorsi la denuncia dei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unas: “Il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale con il quale viene assegnato l’organico in deroga per l’anno scolastico 2023/2024 – affermano in una nota – ha il sapore dell’ennesima presa in giro. Dopo un anno di mobilitazione permanente degli istituti di Firenze e provincia, culminato nello sciopero dell’IC Caponnetto di Bagno a Ripoli dello scorso maggio, le amministrazioni scolastiche dei 107 istituti della provincia avevano avanzato le loro legittime richieste di organico aggiuntivo, per garantire funzionalità amministrativa, operatività dei laboratori, sorveglianza e igienizzazione degli ambienti. Evidentemente l’Ufficio scolastico regionale considera i propri dirigenti scolastici del tutto inattendibili e non li prende minimamente in parola, acconsentendo a poco più di una richiesta su tre. A tale livello di inadeguatezza mostrato dall’Usr Toscana le lavoratrici e i lavoratori delle scuole di Firenze sapranno rispondere con forza, avviando fin dalle prossime settimane estive nuove iniziative di mobilitazione”.