
“Scarso uso del giardino per le uscite durante la ricreazione”, è la tirata d’orecchie dei genitori dei bambini dell’elementare Marconi, di Grassina, alla dirigenza scolastica. “Nessun divieto ma quando il terreno è bagnato aumentano i rischi per i bambini”, la replica piccata della professoressa Rainaldi, dirigente del Comprensivo Caponnetto di cui la Marconi fa parte.
Il giardino della Marconi è perfettamente agibile, fanno sapere dal Comune di Bagno a Ripoli, e il tema “ricreazione” non è di competenza dell’ente, tuttavia l’assessore alla scuola Francesco Conti si dice disponibile a intervenire per favorire una conciliazione delle posizioni e una soluzione del problema.
I fatti. Da tempo tra i genitori degli alunni della Marconi si mugugna perché i loro figli solo raramente vengono portati nel grande giardino che circonda la scuola a fare ricreazione. Alcune classi con l’orario prolungato, restano in aula dalle 8.30 alle 16.30 ininterrottamente perché, non essendoci i locali mensa (la nuova palazzina sarà pronta per il prossimo anno scolastico) devono mangiare sul banco. Un po’ di sfogo esterno servirebbe.
Così ieri è partita una email, firmata da Filippo Battaglia a nome della commissione edilizia del Comitato dei genitori, indirizzata alla professoressa Rainaldi e all’assessore Conti.
“Da tempo riceviamo diverse segnalazioni di genitori relative alla scarsa fruibilità dei giadini del plesso Marconi, segnalazioni decisamente incrementate con l’arrivo di qualche bella giornata – vi si legge -. Come commissione edilizia del comitato dei genitori ci sembrerebbe il caso di effettuare un sopralluogo congiunto con i tecnici comunali per verificare dette lagnanze e, se del caso, valutare i possibili interventi migliorativi”.
La risposta via mail della dirigente Maria Luisa Rainaldi, assai polemica con genitori e alcuni insegnanti, non si è fatta attendere. Una lunga arringa di cui riportiamo i passi salienti:
“Anticipo che la mia visione è molto impopolare e polemica nei confronti di alcuni docenti e genitori. Partiamo dal presupposto che l’organizzazione della giornata scolastica e la relativa scansione dei tempi è un punto esclusivamente didattico, su cui i genitori non hanno alcuna competenza e intromissione… La ricreazione è un momento destrutturato, molto importante pedagogicamente, in cui il bambino o l’alunno può e deve avere la possibilità di giocare e interagire. In quel frangente il docente deve essere particolarmente “vigile” non solo ai fini educativi ma per garantire l’incolumità. Non accade quindi che la ricreazione degli alunni sia anche la ricreazione dei docenti, perché la responsabilità in vigilando (di tipo contrattuale e anche di tipo extra-contrattuale ai sensi degli articoli del codice civile) in quel frangente sia se possibile ancora di più accentuata… Non esiste il diritto dell’alunno a uscire in giardino sempre e comunque!… Qualche docente… ha raccontato, che la preside vieta di uscire in giardino, poi ha scoperto che invece esiste la responsabilità in vigilando e che la ricreazione in giardino non consiste nel portare a “pascolare” gli alunni mentre loro chiacchierano tra colleghi. Infatti ho fatto sapere ai docenti che sono loro a gestire i tempi della giornata, io mi occupo di altro, quindi se vogliono possono uscire anche con la pioggia, in giardino, ma poi devono essere particolarmente vigili e accorti, e soprattutto si rendono direttamente responsabili, visto che l’assicurazione non sempre copre tutte le eventualità. Magicamente la questione viene sussurrata a i genitori e altrettanto magicamente sorge la questione tra i genitori “i bambini escono poco alla Marconi”… Alla luce di quanto premesso, per me non esite la questione agibilità del giardino Marconi, perché per quanto ne so il giardino è agibile, esiste invece la questione del tempo meteorologico, su cui “ancora” non ho voce in capitolo… Altro tema è la lamentela dei custodi in merito al fatto che quando rientrano gli alunni dopo la ricreazione, quando il terreno è fangoso, poi diventa difficile (perché richiede tempo, e come si sa siamo in cronica carenza di organico) ripulire per bene tutto… Anche in questo caso ho riferito ai custodi che purtroppo non c’è verso di trovare la collaborazione dei docenti, e quindi pazienza, si fa quel che si può”.
Buongiorno,ricordo che quando ero alle elementari negli anni ’80, correre, giocare e state insieme all’aria aperta nel grande giardino della scuola di Sorgane era per me meraviglioso e riprendere le lezioni dopo era meno faticoso! Forse nei giorni di pioggia si stava dentro, ma se non pioveva si usciva anche con il prato un po’ fradicio e sono sicura che si potrebbe anche oggi pensare ad un modo per pulirsi i piedi….era troppo bello! Altri tempi? Chissà. Questi bambini hanno bisogno di sole, di aria, di verde! A Bagno a Ripoli in fondo siamo fortunati: pensate alle scuole del centro di Firenze! Facciamo tesoro di questa nostra fortunata condizione! Uscire fa bene pure alle insegnanti anche se devono stare all’erta!