I piccoli alunni delle prime elementari lasceranno la sede staccata in via di Tegolaia, a Grassina, per trasferirsi alla scuola Marconi, in via di Lilliano e Meoli, che avrà così il ciclo completo della scuola primaria di primo grado. La proposta dell’Amministrazione comunale è stata sottoposta al Consiglio di istituto (che rappresenta genitori, docenti e personale Ata) del comprensivo Caponnetto, ricevendo l’approvazione unanime. I tempi di attuazione sono allo studio. Il trasferimento potrebbe scattare già dall’inizio del prossimo anno scolastico o qualche mese dopo.
“Numerosi i benefici di questa soluzione – spiega l’assessore alla scuola Francesco Pignotti -: i ragazzi potranno stare tutti insieme, dalle prime alle quinte, in spazi ampi e più che sufficienti per accogliere tutti; i bambini delle prime potranno fruire di biblioteca, parquet, aula lim e laboratori direttamente e senza spostamenti con scuolabus; a livello organizzativo e didattico docenti e custodi potranno lavorare su un unico plesso con vantaggi e sinergie; i piccoli dell’infanzia di Tegolaia potranno usare il giardino in esclusiva con più spazio libero a disposizione; la pericolosa sosta selvaggia dei mezzi privati davanti alla scuola di Tegolaia verrà drasticamente ridotta. Siamo felici che il Consiglio di istituto abbia approvato la proposta all’unanimità, apriremo adesso un percorso per organizzare il tutto in raccordo con le famiglie”.
“Sentito il collegio dei docenti e valutato ogni scenario e la situazione spazi, abbiamo dato parere favorevole – dice Olga Labonia, presidente del Consiglio di istituto -. Ora sarà il Comune a decidere l’attuazione effettiva e quando avverrà, riservandoci di confrontarci nuovamente”.
“Mi sono confrontata con il personale Ata e con tutti gli altri organi collegiali. Abbiamo attentamente valutato tutti i pro e i contro, e in conclusione abbiamo convenuto che gestire un plesso in meno in fondo conviene a tutti – commenta la professoressa Maria Luisa Rainaldi, dirgente scolastica del Caponnetto -. Perplessità arrivano da alcuni docenti che da anni sono abituati a lavorare in un contesto più tranquillo e con aule più ampie per il primo anno della primaria. C’è anche la questione dell’edificio della Marconi che un po’ risente degli anni che ha. Per il resto, tutto sommato, i vantaggi sono notevoli. Tuttavia non siamo in grado di dare i tempi della dismissione, in quanto non sappiamo se a settembre riprenderemo l’anno scolastico con le regole imposte dalle misure anti-contagio. In tale scenario diventerebbe complicato assembrare tutte le 15 classi della Marconi in un edificio solo”.