Un auditorium nuovo di zecca fino a duecento posti per ospitare iniziative, concerti e assemblee. Diciannove nuovi ambienti tra aule per gli studenti, spazi per gli insegnanti, aule-studio e laboratori per le attività integrative. Oltre a una sala registrazione per la musica aperta a tutti, anche nei pomeriggi, come un moderno Civic center, uno spazio-giovani dove ragazze e ragazzi di tutte le età posso ritrovarsi insieme, studiare, esprimere e condividere la loro creatività. All’esterno, tre nuovi campi per lo sport, tanti alberi e verde al posto del cemento nel piazzale e “green class” per la didattica all’aperto. Un percorso pedonale collegherà la vicina Biblioteca, per creare una vera e propria “Cittadella dei saperi”. Il tutto con una parola d’ordine: eco-sostenibilità, con tanto di pannelli fotovoltaici sul tetto per l’energia pulita.
La scuola secondaria di primo grado “Francesco Redi” cresce e guarda al futuro. La giunta comunale di Bagno a Ripoli ha appena approvato il progetto definitivo che ne disegna il nuovo volto, con un imponente intervento di ampliamento e riqualificazione del valore di oltre 6,5 milioni di euro (costo lievitato del 25% rispetto al previsto a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime). Uno dei principali tasselli di un più esteso piano per l’edilizia scolastica che complessivamente vede il Comune stanziare oltre 15 milioni di euro per tutte le scuole del territorio, tra nuove realizzazioni e potenziamento dell’esistente.
Per quanto riguarda la scuola media “Redi” di Ponte a Niccheri, il percorso procede a ritmi serrati. Il prossimo passo, nelle settimane a venire, è la redazione del progetto esecutivo da porre a base della gara pubblica per individuare l’impresa esecutrice. Per poi avviare i lavori all’inizio del nuovo anno, questo l’obiettivo dell’Amministrazione. Tempo di realizzazione previsto: due anni.
La nuova Redi, più grande e funzionale
Il progetto della nuova scuola “Redi” prevede la realizzazione di un edificio di nuova costruzione. Avrà la forma di una “elle” e andrà a completare l’impianto architettonico come un unico edificio assieme a quello esistente. Sorgerà su due piani per quasi 2.700 mq di superficie, si svilupperà intorno ad un’agorà centrale con alberature e aiuole, nuovo crocevia e baricentro della vita della comunità scolastica. All’interno, ogni spazio sarà funzionale all’attività didattica, corridoi compresi, non più semplici luoghi di passaggio ma vissuti pienamente dagli studenti e attrezzati con tavoli e sedute, in linea con i principi del Manifesto delle Architetture scolastiche elaborato da Indire sulla base delle linee guida del Miur.
Il nuovo edificio ospiterà l’auditorium (da 100 posti per attività scolastiche, 200 per attività extra scolastiche) e 19 nuovi ambienti: 8 aule didattiche, 2 aule per attività integrative (spazi di gruppo), 4 laboratori per attività speciali, 1 laboratorio di inclusione, 1 sala insegnanti/segreteria scuola, 1 Biblioteca/sala studio, 2 aule laboratorio per la musica di cui una dotata di sala di registrazione, che diventerà lo spazio-giovani e “Civic center” aperto alla collettività anche in orario extra-scolastico.
Fotovoltaico sul tetto, parola d’ordine sostenibilità
L’eco-sostenibilità sarà la cifra principale della nuova scuola Redi: il progetto, infatti, è stato condotto sulla base del protocollo Leed (Leadership in Energy and Environmental Design). Non una semplice certificazione energetica, dunque, ma una vera e propria filosofia di progetto in grado di coniugare performance virtuose in aree chiave, coinvolgendo nella valutazione del futuro edificio gli aspetti sociali, di mobilità, ambientali ed energetici, sino alla gestione del cantiere. In questo quadro si inseriscono le dotazioni impiantistiche che prevedono l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’utilizzo delle pompe di calore elettriche per il trattamento dell’aria, il riuso delle acque piovane, l’illuminazione Led: il risparmio energetico è il faro della progettazione. La scuola sarà inoltre connessa al nuovo sistema di piste ciclabili che collegheranno tutte le principali frazioni del territorio.
La scuola Redi sarà inoltre uno dei fulcri della prima “comunità energetica” di Bagno a Ripoli a cui l’Amministrazione sta lavorando. Obiettivo è creare un significativo polo di produzione di energia da fonti rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, sfruttando le superfici pubbliche presenti nelle aree di Antella e Ponte a Niccheri, tra cui per l’appunto la copertura della nuova scuola, dove l’impianto previsto potrà produrre 165 kW/h.
All’esterno, campi sportivi e “green class”
All’esterno, nasceranno tre nuovi campi esterni polifunzionali per il basket, la pallavolo e il calcetto. Nel piazzale d’accesso prato e alberi prenderanno il posto del cemento per creare – con un lotto successivo – aule “green” a cielo aperto. Il tutto sarà collegato armoniosamente con la vicina Biblioteca comunale attraverso percorsi pedonali alberati che disegneranno una vera e propria “Cittadella dei Saperi”, che valorizzerà l’area verde e il giardino sul retro della Biblioteca oggi sottoutilizzati.
Partnership con Cassa Depositi e Prestiti e Indire
Lungo il percorso il Comune avrà al suo fianco Cassa Depositi e Prestiti, che nell’ambito di questo innovativo progetto fornirà all’Amministrazione una consulenza tecnico-amministrativa a sostegno degli interventi. E una collaborazione arriverà dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa Indire, che ha condiviso con il Comune le indicazioni proposte dal Manifesto “Spazi 1+4” per la realizzazione di una scuola innovativa dove ogni spazio è concepito come luogo di apprendimento.
La riqualificazione dell’ala ovest
Una volta realizzato il nuovo edificio, si provvederà alla riqualificazione dell’ala ovest, dove verranno collocati gli uffici dirigenziali e amministrativi, con modalità e tempistiche ancora allo studio.
Edilizia scolastica, maxi-piano da 15 milioni
Accanto al progetto di ampliamento e riqualificazione della “Redi” del valore di 6,5 milioni, l’Amministrazione comunale sta provvedendo a un piano di investimenti in edilizia scolastica che interesserà tutte le strutture comunali, per un valore complessivo di 15 milioni, con l’obiettivo di renderle più spaziose, funzionali, efficienti, innovative e sostenibili.
Oltre alla nuova ala della “Redi”, si ricorda la realizzazione di tre nuove scuole: la primaria “Enriques Agnoletti” del Padule, totalmente in legno e in via di completamento (inaugurazione prevista per il mese di settembre con l’avvio del nuovo anno scolastico); il nuovo asilo nido 0-3 anni e la nuova scuola dell’infanzia 3-6 anni di fronte alla scuola “Redi” con la creazione, nell’area, di un polo per la formazione e l’educazione che comprenderà ed integrerà, accanto alle strutture scolastiche, anche la Biblioteca comunale e l’impianto sportivo “Pazzagli”.
Per questi ultimi due interventi l’amministrazione si è candidata ai bandi per l’edilizia scolastica nell’ambito del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Allo stesso modo, nel caso del progetto per la nuova palestra della scuola del Padule, appositamente pensata per essere utilizzata anche da persone diversamente abili, e per la ristrutturazione e riqualificazione delle mense e delle cucine scolastiche delle scuole primarie “Michelet” di Antella e “Marconi” di Grassina. Tra gli interventi in programma inoltre la riqualificazione del nido “Arabam” di Osteria nuova.
“La nuova ‘Redi’ entra nel vivo con il maggiore investimento sulla scuola tra quelli realizzati fin qui – spiega il sindaco Francesco Casini -. Un progetto innovativo, sostenibile, attento all’ambiente, ai nuovi modelli di didattica e di concezione degli spazi, frutto della partecipazione della scuola, premiato dal riconoscimento di Cassa Depositi e Prestiti e di Indire. I disagi per l’attività didattica saranno ridotti al minimo, non vi sono demolizioni da fare ma solo nuove costruzioni”.
“La nuova scuola Redi è il fiore all’occhiello della strategia di edilizia scolastica del nostro Comune – dichiara l’assessore alla scuola Francesco Pignotti -. Dopo aver completamente riqualificato l’ala est, con questo intervento consegniamo ai ragazzi e alle ragazze del presente e del futuro una scuola innovativa. Con un’agorà interna e soprattutto un auditorium e laboratori musicali che resteranno aperti il pomeriggio. Sarà il centro-giovani che a Bagno a Ripoli mancava e che segnerà una svolta rivoluzionaria nella partecipazione giovanile per il nostro territorio”.
“Come spesso accade, soprattutto in una scuola come la ‘Redi’, realtà ormai importante sul territorio che accoglie non solo l’utenza ripolese ma anche dei comuni limitrofi, l’edificio che la ospita non era più funzionale alla didattica innovativa e al passo coi tempi – spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo “Antonino Caponnetto” Maria Luisa Rainaldi -. Il Comune ha ascoltato e accolto le istanze della scuola e gli spazi che si creeranno saranno espressione della nostra offerta formativa, che finalmente potrà essere conciliata con l’edilizia scolastica. Ringraziamo per questo l’amministrazione che è stata lungimirante, perché investire sull’edilizia scolastica significa avere una visione di lungo raggio, e siamo felici del dialogo che si è impostato”.
“E’ importante e non comune vedere nei progetti tanta lungimiranza per il domani e le necessità delle generazioni future”, ha commentato Samuele Borri, dirigente di Indire.