Il parcheggio per i tifosi che andranno a seguire gli eventi al Viola Park è diventato un caso. Stamani La Nazione riferisce della trattativa in fase conclusiva per l’acquisto da parte della Fiorentina di un terreno adiacente al centro sportivo, che verrebbe utilizzato come parcheggio.
QuiAntella può confermare la trattativa. Si tratta di un’area di proprietà della signora Dorin, in via Villa i Cedri, accanto a “Casa Dorin”, una elegante casa vacanze accessoriata in affitto ai turisti. Il terreno costerebbe alla Fiorentina un po’ meno di un milione di euro.
L’area non ha sbocco su una strada pubblica, l’accesso alle auto dei tifosi dovrebbe quindi avvenire attraverso una viabilità da creare interna al Viola Park.
Per quanto riguarda l’autorizzazione, trattandosi di parcheggio provvisorio, dipende dal Comune. La Fiorentina dovrà presentare un progetto che preveda il mantenimento della permeabilità dei terreni (che urbanisticamente sono vincolati a destinazione agricola) e le modalità di accesso. “Andrà fatto un punto preciso – dice il sindaco Casini – ma se dobbiamo passare dal consiglio comunale potrebbe servire anche qualche mese forse fino a novembre. Cercheremo di essere anche qui molto rapidi. Ci lavoreremo quando Fiorentina ci presenterà ufficialmente la proposta”.
In seguito, se gli afflussi di pubblico per gli eventi al Viola Park ne dimostrassero la necessità anche dopo l’apertura del parcheggio scambiatore della tramvia, l’unica soluzione per trasformare il parcheggio provvisorio in definitivo è l’approvazione di una variante urbanistica. Ma questa, eventualmente, sarà materia per il prossimo sindaco e la prossima amministrazione comunale di Bagno a Ripoli (l’attuale scade nella primavera del prossimo anno).
La società viola si è mossa per sopperire al ritardo nella realizzazione del parcheggio scambiatore per la tramvia che avrà 378 posti auto ma i cui lavori, gestiti dal Comune di Firenze, devono ancora iniziare. Nel frattempo il Comune di Bagno a Ripoli ha deciso di destinare ad area di sosta temporanea il grande prato di via Granacci, sul quale sorgerà il capolinea della tramvia. Nei giorni scorsi sull’area sono stati fatti saggi archeologici e bonifica da possibili ordigni bellici.
“Questi interventi sono conclusi e nel giro di pochi giorni l’area sarà sbloccata dal Genio militare di Padova, ente che rilascia le autorizzazioni in materia di ordigni bellici, e tornerà a disposizione del Comune e quindi subito utilizzabile come parcheggio provvisorio per chi si reca al Viola Park – dice il sindaco Francesco Casini – Un intervento per garantire sicurezza, ordine pubblico e migliore viabilità per la zona e per i residenti, oltre che l’accoglienza ai tifosi”.
Sul parcheggio la questione nasce perché in fase autorizzativa, durante l’iter della variante urbanistica, gli enti coinvolti, vista l’impossibilità di scavare sotto gli stadi e gli edifici del Viola Park per realizzare parcheggi interrati a uso del centro sportivo, hanno preferito evitare ulteriore consumo di suolo e garantire un doppio e più razionale uso dei parcheggi scambiatori realizzati nella zona con il progetto Tramvia. Purtroppo il progetto Tramvia, gestito dal Comune di Firenze, sta subendo dei ritardi e difficilmente il parcheggio scambiatore potrà essere completato entro il 2024.
“Nonostante l’attuale mancanza di agibilità dello stadio del Viola Park (come è noto se tutto è in regola l’apertura al pubblico sarà definita nei prossimi giorni dalla Commissione pubblico spettacolo e dal Coni) che non permette comunque l’accesso dei tifosi al centro sportivo – aggiunge il sindaco -, il Comune di Bagno a Ripoli ha già completato la realizzazione del percorso pedonale dall’area di sosta di via Granacci e la modifica del sistema di attraversamento pedonale semaforico su via Pian di Ripoli”.
Quello del parcheggio non è un caso che scoppia oggi, essendo uno dei punti critici del Piano Attuativo del Centro Sportivo, sin dalla sua adozione.
Come venne rilevato nelle osservazioni di alcune associazioni e forze politiche, le norme del vigente Regolamento Urbanistico, oltre alla normativa nazionale e regionale, prevedono l’obbligo per questo tipo di opere di dotarsi, al loro interno, di idonei parcheggi.
Bastava fare un campo da calcio in meno e lo spazio per i parcheggi si sarebbe trovato.
In questo caso invece, disattendendo la normativa, si è sfruttato al massimo l’area oggetto di intervento e, tranne che per un piccolo parcheggio per il personale, si è fatto leva sul parcheggio scambiatore del tram con un duplice rischio: che questo sia comunque insufficiente per le esigenze di Centro Sportivo e tram (sono solo 400 posti auto) e che lo stesso potesse non essere pronto alla inaugurazione del Centro Sportivo.
Per fronteggiare quest’ultimo rischio, si è pensato di utilizzare l’area del Centro Sportivo rimasta agricola (quella vicina alla rotonda di Quarto), ma l’ipotesi è stata bocciata; in effetti, un’area agricola non può diventare un parcheggio.
Allora si è ripiegato sul pratone di via Granacci ed ora anche su questo ulteriore terreno che viene comprato dalla Fiorentina, che purtroppo, qualunque cosa accada, sarà un altro pezzo di Pian di Ripoli ad andarsene.
Si capisce allora perché le norme impongono alle strutture di dotarsi di aree di parcheggio: per non trovarsi poi a dover arrabattare soluzioni tampone che potrebbero creare comunque problemi di parcheggio a tutta la zona, magari scaricando sulla collettività oneri del privato.
Ma questa elementare considerazione deve essere sfuggita; la gatta fast, fast, fast partorisce gattini ciechi.
E’ possibile e non augurabile per tifosi e cittadini che le soluzioni che si stanno trovando per rabberciare il progetto del Viola Park, non risolvano il problema dei parcheggi. Non a caso il CONI ha elaborato una legge che obbliga qualunque IMPIANTO SPORTIVO a dotarsi di parcheggi adeguati al potenziale pubblico. I tempi comunque per rispettare la legge, i regolamenti e i permessi non saranno brevi sia per il terreno Casa Dorin che per l’ennesima proposta del Parcheggio Provvisorio a costo zero di Via Granacci. Almeno che non ci si basi sulle facili promesse del Sindaco Casini che hanno portato a questa situazione imbarazzante. Di fronte al mondo. . Vedi l’intervista.
Per me la conclusione, scontata. è una sola: i soldi possono tutto. Sarà la scoperta dell’acqua calda, è che ogni tanto la dimentichiamo.
Chissà cosa ci riserverà ancora il proprietario della Fiorentina, chissà cosa pensa di tutte le nostre considerazioni, sicuramente nulla, lui va avanti per la sua strada. E del percorso della tramvia, capolinea compreso,sarà soddisfatto o avrà qualche richiesta in testa?
Il finale però non cambia: il verde del pian di Ripoli è in gran parte condannato.
Era meglio prima come discarica centro spaccio ecc