La tassa sui rifiuti, le tariffe dell’acqua, la richiesta di una centralina per misurare l’inquinamento atmosferico, chiarimenti sulla concessione dell’area di Mondeggi per la Festa dell’Unità, fondi dei gruppi consiliari ai terremotati: questi gli argomenti dell Consiglio comunale di martedì 25 ottobre.
Area Festa dell’Unità – Paolo Sartoni (M5S) ha presentato un’interrogazione “sulla concessione al Pd di porzione del parco di Mondeggi per la Festa Democratica di luglio 2016”. L’area è di proprietà della Città metropolitana (ereditata dalla Provincia) che fino al 2015 l’ha data al Comune di Bagno a Ripoli in comodato gratuito, mentre dal 2016 è stato concordato un canone di 5.250 euro l’anno. “Abbiamo chiesto di poter acquistare quel terreno di circa tre ettari – ha detto l’assessore Frezzi – ma la richiesta della Città metropolitana è stata esosa”. Al Pd l’area finora è stata concessa in comodato per 2.000 euro e Santoni ha chiesto lumi sul contratto dal 2016. “Il Pd ne ha fatto richiesta con una scia (segnalazione certificata di inizio attività ndr) ma per ora si lavora in estensione di comodato – ha risposto Frezzi – La nuova convenziono verrà stipulata sulla base della nuova normativa per la concessione di beni pubblici. Il Pd sta provvedendo in questi giorni al pagamento”. Ma l’area è disponibile per tutti? Ha chiesto Sartoni. “Nessuno è mai stato mandato indietro – la replica di Frezzi – Comunque vogliamo procedere con una manifestazione di interesse pubblico allo scopo di di sapere quali sono le associazioni interessate all’uso dell’area per stabilire un calendario”.
Fondi ai terremotati – Su proposta della consigliera di Cittadinanza attiva Sonia Redini il Consiglio ha approvato all’unanimità di devolvere alle popolazioni colpite dal terremoto i 1.000 euro che costituivano i fondi a disposizione per le attività dei gruppi consiliari: una piccola somma che però ha un valore simbolico.
Cambio alla commissione pace – Cambio della guardia alla Commissione comunale pace e diritti: Laura Franchini si è dimessa per motivi personali. Al suo posto il Consiglio comunale ha nominato Leonardo Bongi, primo uomo in un organismo finora composto solo da donne.
Modifica regolamento Tari – Gli utenti di Grassina che sono stati coinvolti recentemente dalla raccolta rifiuti porta a porta avranno in bolletta uno sconto del 10 per cento, per quelli che hanno sperimentato il servizio nel biennio precedente lo sconto era però del 20%. Il motivo della riduzione è stato chiesto dalla consigliera Redini. “Le utenze del porta a porta sono molto aumentate con l’estensione del servizio – ha risposto il sindaco – il costo delle agevolazioni è passato da 40mila a 90mila euro, agevolazioni che concede solo il Comune di Bagno a Ripoli, e non è possible andare oltre. Lo sconto è indicato nel retro della bolletta anche se lo avrei voluto più visibile”. “Per superare le lamentele che a Grasina ci sono – ha replicato Redini – occorre che i cittadini vedano lo scopo di un provvedimento e siano informati. Quanti incontri ha fatto Quadrifoglio per capire se ci sono criticità?”. “Quattro assemblee pubbliche – è stata la risposta – con gli amministratori di condominio che possono chiamare Quadrifoglio per segnalare disservizi. “Occorre dare il tempo di provare il servizio, se non andrà bene torneremo indietro”.
Provvedimento approvato con il voto favorevole del Pd, contraria di Forza Italia, astenuti gli altri.
Tempesta in un bicchier d’acqua – Il tema tariffe di Publiacqua ha alimentato un dibattito un po’ surreale dove l’attinenza fra domande e risposte ha dimostrato una complessiva mancanza di chiarezza. Tutto è nato da una mozione del M5S che chiedeva al sindaco, dato che il Comune è socio di Publiacqua, di “attivarsi con urgenza in ambito della Conferenza Territoriale 3 “Medio Valdarno” e in ogni altro opportuna sede decisionale, affinché nella determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato venga applicato un metodo di ripartizione dei costi più giusto e più equo, introducendo un sistema tariffario che, per le utenze “domestiche residenti”, nell’attribuzione degli scaglioni di consumo annuo da 0 a 30 metri cubi (a tariffa agevolata) e da 31 a 100 metri cubi (a tariffa base) tenga conto del numero dei componenti il nucleo familiare, assegnando cioè quantitativi di consumo annuo non “per utenza” ma “per ogni componente” della famiglia servita dall’utenza”.
Sul metodo tariffario da rivedere più o meno si sono mostrati tutti d’accordo, sui criteri si è andati più in ordine sparso. Second il sindaco ci sarebbe più equità facendo riferimento all’Isee. Anche Zanella (Si) ha caldeggiato una logica in base all’equità retributiva. Bencini (Pd) ha sottolineato che “agevolare alcuni significa penalizzare altri” perché alla fine i conti devono tornare. Alla fine Sartoni (M5S) ha accettato di ritirare il document che sarà ripresentato e rielaborato in commissione alla ricerca di un’unità fra tutti i gruppi consiliari.
Per una centralina in più – Approvazione all’unanimità per la richiesta del M5S al sindaco “In quanto primo responsabile della salute dei cittadini del comune di farsi carico della richiesta ad Arpat dell’istallazione di una stazione di monitoraggio fissa nel comune di Bagno a Ripoli”. Il consigliere Sartoni ha fatto presente che “attualmente sussistono nell’area fiorentina 7 stazioni di rilevamento dell’aria e che quella più vicino al territorio di Bagno a Ripoli è quella di Boboli”. Sartoni ha ricordato anche che il territorio di Bagno a Ripoli sarà interessato per alcuni anni ai lavori per la terza corsia autostradale. L’assessore all’ambiente Enrico Minelli si è detto “perfettamente d’accordo” ad avere una centralina “più rappresentativa del nostro territorio” informando che la centralina di riferimento per Bagno a Ripoli , ad oggi, è quella di Signa-Scandicci. Chiedere non costa nulla: vediamo cosa risponderà Arpat.