Soltanto nove iscritti per il prossimo anno scolatico: troppo pochi per attivare una classe. Così l’Ufficio scolastico provinciale ha deciso che la scuola elementare Vittorino da Feltre, a Ponte a Ema, non avrà la prima classe. Quasi una sentenza di morte per una scuola che è un punto di riferimenti, anche storico, per il territorio.
Il Consiglio di istituto, presieduto da Manuela Menici, ha firmato questa lettera aperta: un estremo appello per tentare di salvare la prima elementare della Vittorino da Feltre.
Una volta Ginettaccio Bartali, che proprio alla Vittorino da Feltre aveva fatto le elementari, quando gli chiesero come avesse fatto a diventare un campione di ciclismo disse così: “Il mio segreto non sono le gambe. E’ la voglia”.
Ecco, questo è quello che ci auguriamo possa suscitare la lettera-appello che state leggendo: far tornare la voglia a tutti di salvare la prima elementare della “scuolina sul colle” di Ponte a Ema, la Vittorino da Feltre.
Non è troppo tardi. Si può ancora fare qualcosa, non ci arrendiamo e chiediamo alle istituzioni e alla comunità di darci una mano. Di mobilitarsi. Una scuola è anche un quartiere. E nessuno può permettersi di lasciarla andare a morire.
La sequenza dei fatti su cui vogliamo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica fiorentina è questa: c’è una scuola con una storia e una funzione sociale importante: la Vittorino da Feltre, su cui il Comune di Firenze ha deciso di investire oltre 2 milioni di euro, e dove tuttavia l’anno prossimo non verrà attivata la classe prima elementare.
Un paradosso.
Difficile da accettare, soprattutto perche senza una prima classe si rischia un “effetto abbandono” in grado di creare problemi e allontanare le iscrizioni anche per gli anni successivi. Sarebbe un grave danno per il quartiere di Ponte a Ema e un fallimento che chiediamo sia evitato.
Com’è potuto accadere?
La scuola Vittorino da Feltre è sempre stata un centro di aggregazione per gli abitanti di Ponte a Ema, paese diviso tra i due Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli.
E’ una scuola con una storia importante: fino al 1952 era situata al cosiddetto “Casone” in via Fortini dove frequentò, come abbiamo detto, il suo più importante alunno, Gino Bartali, campione del ciclismo, l’uomo che durante la seconda guerra mondiale salvò centinaia di ebrei tanto che nel 2013 lo Yadt Vashem, il museo dell’Olocausto di Gerusalemme, lo proclamò “Giusto tra le Nazioni”.
La scuola dall’ottobre del 1952 è situata sulla collina Poggio alla Noce, dove fu inaugurata dal sindaco santo Giorgio La Pira. Il complesso negli anni ‘80 è stato ampliato e completato di altri locali consoni allo sviluppo e alla formazione dei bambini come la palestra, il centro cottura, i refettori, l’auditorium, la biblioteca e l’ambulatorio.
Non dimentichiamo, poi, che ai piedi della scalinata che porta alla scuola sul colle sono presenti delle lapidi che riportano i nomi dei caduti civili (partigiani e non) e militari (i paracadutisti “Cala mai”) che hanno perso la loro vita in favore della lotta della Liberazione, lapidi che ogni giorno ricordano a tutti la storia che ha permesso di essere, oggi, bambini e uomini liberi.
Oggi l’edificio ospita 5 classi della scuola primaria e 2 sezioni di scuola dell’infanzia, ben collegate tra loro con progetti di continuità tra i due ordini.
Ci sono servizi eccellenti: il pre-scuola, la mensa interna, la palestra, un ampio parcheggio e una posizione privilegiata in collina nel mezzo del boschetto dove i bimbi vengono portati spesso a ricreazione.
Durante il 2021 il Comune di Firenze ha deciso di fare importanti lavori di ristrutturazione alla Vittorino, che stanno per iniziare. Si tratta di un rilancio fondamentale per la scuola. Probabilmente il timore di qualche disagio può aver spinto molti genitori che dovevano iscrivere i figli a scuola a non farlo e a rivolgersi ad altri istituti. E il calo demografico che colpisce la nostra città e il nostro Paese ha fatto il resto. Ci sono state 9 preiscrizioni, l’ufficio scolastico regionale non le ritiene sufficienti a termini di legge ad attivare una classe. Il dirigente scolastico ci ha comunicato la decisione. Inutile sottolineare lo sgomento e la delusione.
Ma noi non intendiamo arrenderci. E chiediamo al Comune di Firenze prima di tutto di aiutarci mobilitandosi presso l’Ufficio scolastico provinciale che deve formare gli organici. Noi facciamo un appello ai genitori, a chi in questi mesi ha rinunciato all’idea di iscrivere i propri bambini alla Vittorino: fatevi avanti! Ci sono 9 preiscrizioni ma occorre arrivare a 15. E ci sono 15 giorni per tornare all’ufficio scolastico provinciale a chiedere l’attivazione della prima.
Chi fosse interessato può inviare una mail di manifestazione di interesse alla segreteria dell’istituto Comprensivo Puccini e al Dirigente Scolastico (fiic854005@istruzione.it e dirigente@icpuccini.edu.it).
C’è ancora tempo per salvare la continuità scolastica della Vittorino e il presidio sociale e culturale che rappresenta.
A cosa servirà una scuola tutta nuova, rifatta, all’avanguardia, se resterà vuota, senza bambini?