L’articolo di QuiAntella sulla mancata pubblicazione degli ultimi dati sul monitoraggio amientale, relativi ai lavori della terza corsia, ha svegliato bruscamente dal letargo Società Autostrade. Ieri sul sito del Comitato di controllo, fino a due giorni fa fermo alle rilevazioni del terzo trimestre 2021 (vedi articolo), sono improvvisamente apparsi i dati del quarto trimestre 2021 e anche quelli del primo trimestre 2022. Qualcuno si era addormentato, evidentemente.
I due report ripecchiano le conclusioni di quelli precedenti: non vi sono sforamenti dei limiti di legge o, nei pochi casi in cui quei limiti vengono superati, la situazione è comunque migliore di quanto fosse prima della costruzione del tratto della terza corsia e della galleria artificiale di Antella.
Questo vale per la componente atmosfera, rumore, vibrazioni, acque superficiali, acque sotterranee, fauna, assetto del territorio.
Insomma tutte le segnalazioni riguardanti disagi, per una causa o per l’altra, provenienti dai cittadini, compreso le ultime relative al rumore, sarebbero infondate. Questo raccontano le rilevazioni, ma per chi ha le crepe nei muri e ascolta quotidianamente la “voce” del traffico dalla propria abitazione, i dubbi restano intatti.
Affinchè i lettori possano farsi una propria opinione, riportiamo integralmente il report del monitoraggio dal 1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022, l’ultimo disponibile.
Chi si intende di misure, sa quanti sono i parametri e le variabili che vanno considerate e possono essere interpretate a favore di un risultato o di un altro, pur rimanendo nella “correttezza”.
Quando a S. Donato fu fatto l’incontro con la popolazione su questo argomento, suggerii di affiancare un tecnico di parte per la popolazione a quelli di Autostrade durante le misure, proprio per considerare adeguatamente tutte le variabili. In cado contrario ci dobbiamo fidare dell’interpretazione interessata di Autostrade.
Il problema è che la legge affida i controlli al controllato, mentre sarebbe compito dell’amministrazione, pagata dai cittadini, controllare e non costringere il cittadino a farlo personalmente con notevole aggravio di ingiuste spese.
Che l’Amministrazione spenda per la salute e il buon vivere dei ripolesi? Non ce la vedo proprio! Se fosse stata sempre dalla parte dei suoi cittadini, non avremmo da protestare come dobbiamo fare continuamente ora. Chi non protesta è perchè non sa.