Sulle modalità di rilevazione del rumore e sulla amnutenzione dell’asfalto fonoassorbente, il Tar Toscana respinge il ricorso di Autostrade contro Ministero dell’Ambiente e Regione Toscana.
Autostrade aveva presentato ricorso per l’annullamento del decreto ministeriale del 21.1.2015 dove veniva riconosciuta la compatibilità ambientale del progetto relativo alla realizzazione della terza corsia Firenze Sud – Incisa Valdarno nel tratto variante San Donato (è il Lotto 2 dell’intervento), subordinata al rispetto di una serie di prescrizioni.
La maggior parte di queste sono state accolte da Autostrade che, invece, ha fatto ricorso contro alcune indicazioni sulle modalità di rilevazione dell’impatto scustico e contro la richiesta di “predisposizione di un piano di mantenimento del manto autostradale indicante le modalità di controllo e di conservazione nel tempo delle sue prestazioni acustiche, tenuto conto dei metodi e dei risultati del progetto Leopoldo” (progetto della Regione Toscana, nato dalla collaborazione scientifica con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa con linee guida per una pavimentazione delle strade toscane più sicura e meno rumorosa).
Proprio in relazione a questo punto, i giudici del Tar affermano: “Risulta coerente con il progetto dell’infrastruttura viaria imporre un piano di mantenimento che assicuri che la prevista pavimentazione stradale a bassa rumorosità non perda nel tempo l’originaria caratteristica di contenimento dei livelli di rumore, altrimenti si vanificherebbe una delle caratteristiche di contenimento e bonifica acustica progettate e attuate, rendendola inutile a seguito dell’usura causata dal transito dei veicoli nel tempo”
In conclusione il Tar boccia le tesi di Autostrade: “Il ricorso deve essere in parte dichiarato improcedibile e in parte respinto” scrivono i giudici amministrativi nella sentenza pubblicata il 5 marzo scorso.