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Un ripensamento degli appalti di servizi pubblici viene chiesto dai gruppi politici ripolesi di Per una Cittadinanza Attiva, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e Europa Verde. La richiesta prende spunto dalla vertenza sindacale dei 43 dipendenti della Cooperativa Acapo, che ha sede a Campi Bisenzio, alla quale è stato appaltato da Firenze Smart, appartenente a Silfi Spa (società partecipata da vari comuni compreso Bagno a Ripoli), il servizio contact center 055055 di alcuni comuni dell’area metropolitana fiorentina fra i quali Bagno a Ripoli.
“Il motivo della vertenza – spiegano le quattro forze politiche – è stato il ritardato pagamento degli stipendi e delle mensilità supplementari di dicembre e il mancato pagamento degli stipendi di gennaio, nonché l’applicazione del contratto multiservizi, che non è quello corretto.
Successivamente, gli stipendi sono stati pagati, ma rimangono aperte varie questioni. La prima riguarda la natura stessa del contact center dei comuni, che ha sicuramente aumentato la distanza fra enti pubblici e popolazione, vista solo come un disturbo da tenere alla larga: per non rispondere direttamente alle chiamate si demanda il compito ad un centralino, come fanno ormai molti operatori privati. La seconda attiene alle modalità con cui questo ed altri servizi vengono esternalizzati – continua la nota -; si punta solo al contenimento dei costi, senza verificare l’effettiva idoneità dell’azienda a svolgere il servizio e a rispettare i diritti dei dipendenti e senza esercitare i dovuti controlli”.
“È incredibile – continua la nota – che di fronte ad una vicenda così grave nessuno dei comuni che fanno parte della società che ha appaltato il servizio, e che di tale servizio usufruiscono, sia intervenuto per esigere il rispetto dei diritti dei dipendenti nel pagamento delle retribuzioni e nella applicazione del giusto contratto e per controllare che i corrispettivi ricevuti per la gestione del servizio siano destinati effettivamente al pagamento delle retribuzioni”.
“Mentre rivolgiamo la nostra solidarietà ai dipendenti interessati – concludono le quattro forze politiche -, auspichiamo controlli più incisivi negli affidamenti e nella gestione degli appalti, con esercizio dei dovuti poteri sanzionatori quando necessario, ma siamo sempre più convinti che questa continua esternalizzazione dei servizi non sia conveniente, né per gli utenti, che scontano maggiori inefficienze e aumenti di costi, né per chi ci lavora”.