Rinasce la Società della Salute. Nella giornata di martedì 30 giugno la Conferenza dei Sindaci della Zona Fiorentina Sud Est ha espresso in modo unanime la volontà di ricostituirla. Il passaggio al nuovo modello organizzativo zonale, che di fatto è un consorzio tra Comuni, arriva nel rispetto delle scadenze imposte dalla normativa regionale. Tra i compiti della Società della Salute rientreranno dunque la programmazione, la gestione diretta e l’organizzazione condivisa di tutti i sevizi sociali e di alcuni importanti servizi sanitari.
La nuova Società della Salute si costituirà ufficialmente il 1° gennaio 2021. Ne faranno parte i 14 Comuni dell’area (Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Fiesole, Figline Incisa Valdarno, Greve in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, San Godenzo) più l’Azienda Sanitaria Locale Toscana Centro.
Il nuovo soggetto nasce infatti come gestore diretto di attività fondamentali in ambito socio-sanitario: per prime passeranno direttamente alla Società della Salute le attività già gestite a livello dell’intera zona (o attraverso la convenzione sociosanitaria, o attraverso progetti di zona guidati da un capofila) seguite poi, progressivamente, dalle altre attività.
La Società della Salute avrà una sua struttura organizzativa, che tuttavia sarà a costo zero per i cittadini. Infatti né il presidente, né i componenti della giunta esecutiva, né i membri dell’assemblea dei soci godranno di indennità o rimborsi spese, in quanto svolgeranno tali ruoli nell’ambito dell’esercizio dei rispettivi mandati.
“Abbiamo maturato questa decisione – dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, presidente della Conferenza dei sindaci della Zona Fiorentina Sud Est – confermando un indirizzo già tracciato nei mesi scorsi. È un percorso che ha visto impegnati sindaci e amministratori dei nostri Comuni verso la gestione diretta in forma di consorzio del sistema sanitario della Zona. La recente emergenza Covid-19 ha dimostrato che occorre imprimere una svolta nel potenziamento dei sistema socio-sanitario del territorio e lavorare in modo ancora più unito tra i Comuni”.
L’obiettivo della nuova struttura, aggiunge Casini, “sarà quindi prima di tutto il rafforzamento della nostra sanità territoriale. La nuova SdS avrà infatti funzioni gestionali di tutti i sevizi sociali e di alcuni importanti servizi sanitari che interessano tutta la zona, potenzierà la capacità di progettazione e la qualità dei servizi, che saranno sempre più a misura di cittadino”.