
Dal prossimo anno anche Bagno a Ripoli, come già numerosi comuni in provincia di Firenze, abbandonerà la Tari, per il calcolo della tariffa raccolta rifiuti, e adotterà la Taric, acronimo di Tassa Rifiuti Corrispettiva.
Lo ha annunciato l’assessore all’ambiente Francesco Conti nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione di Sonia Redini (Cittadinanza attiva). La consigliera comunale chiedeva lumi sul costante aumento del costo della raccolta rifiuti, per il Comune e di conseguenza per i cittadini, nonostante la raccolta differenziata col porta a porta sia arrivata al 75,4%. “Andrebbe premiato chi differenzia, invece si paga sempre fi più – ha chiosato Redini – E la trasformazione di Alia in una multiutility aumenterà l’attenzione all’aspetto finanziario”.
Conti ha spiegato che con Taric il costo della raccolta rifiuti sarà più personalizzato e che nei mesi precedenti al cambio di tariffazione saranno organizzate assemblee pubbliche in tutte le frazioni per spiegare ai cittadini le modifiche al servizio di raccolta.
Qual è la differnza tra Tari e Taric? Mentre la Tari calcola sia la quota fissa che la quota variabile sui mq dei locali, la Taric si differenzia per il calcolo della quota variabile sulla base dei conferimenti/svuotamenti che ogni utente effettua nel periodo di fatturazione.
Come avviene il calcolo? Alia addebiterà ad ogni utente due svuotamenti di rifiuto indifferenziato al mese, al di là del fatto che sia stato effettivamente esposto su strada il contenitore. L’utente che espone il contenitore più di due volte al mese, si vedrà addebitata una maggiorazione.
Il costo varia in base al volume del contenitore che ogni utenza ha in dotazione: più grande è il contenitore, maggiore è il coefficiente di calcolo, quindi maggiore l’importo fatturato.
La Taric quantifica gli svuotamenti del rifiuto indifferenziato ai fine della fatturazione del servizio. E i restanti contenitoridella carta, multimateriale e organico, che ruolo hanno?
Ovviamente è fondamentale che l’utente faccia una buona raccolta differenziata per due ragioni: più si differenzia, minore è la produzione di rifiuto indifferenziato, quindi possibilità di avere in dotazione contenitore di piccola/media dimensione; l’esposizione dei contenitori dei rifiuti differenziati, produce una premialità con sconti in fattura.
Il kit di raccolta (sia contenitori che sacchi) da utilizzare è dotato di uno strumento di rilevazione adesivo chiamato Tag che consente di registrarli e associarli all’utenza.
Quindi terremo in casa l’indifferenziato per 15 giorni?
Chi non ha possibilità di “conservarlo” (assenza di terrazze o cantine) lo mette sotto il letto?
Soprattutto nei mesi estivi vedo molte difficoltà.
Non è che si favorisce l’abbandono dei rifiuti?
Sinceramente in due persone che siamo in casa l’indifferenziato lo mettiamo fuori raramente più di una volta al mese, quindi devo dire che se si paga la tariffa in base a due ritiri, una famiglia come la mia pagherà più del dovuto. Poi per carità, ci sono nuclei familiari più grandi e qui può andare bene. Per fortuna abbiamo una piccola terrazza e ce la caviamo, ma non tutti la possiedono. Comunque regalo un piccolo consiglio: usare una pattumiera per l’indifferenziato con una buona chiusura aiuta a non sentire cattivi odori. Noi la teniamo in un angolo in cucina.
Buongiorno, forse andrò controcorrente ma a me il servizio porta a porta non piace: la spazzatura è alla mercé di gatti e cani, è maleodorante e oltretutto indecorosa; credo che fare tanti passaggi con piccoli mezzi abbia contribuito ad aumentare vertiginosamente i costi andando a sollevare dubbi per chi differenzia virtuosamente. Preferirei reintrodurre, tenendoli puliti e svuotandoli quotidianamente, i cassonetti nei quali ognuno può conferire nel giorno ed orario più comodi per le proprie esigenze, lasciando il passaggio dei mezzi più piccoli nelle strade più piccole dove il camion non potrebbe arrivare o manovrare con semplicità. Introdurrei eventualmente una premiazione più marcata per chi conferisce rifiuti particolari o ingombranti all’ecostazione. Questi cambiamenti non comporteranno una riduzione delle tariffe ma sicuramente aumenteranno il rischio di abbandoni sul territorio.
Si, trovo la sua osservazione giusta. Io vivo in un piccolo condominio e mi trovo abbastanza bene, ma chi sta in grandi stabili ha più difficoltà. Come facevo notate i single e piccoli nuclei pagano tariffe più elevate secondo il nuovo criterio. Inoltre c’è l’aggravante sui costi del servizio dovuta anche al lavoro notturno che va pagato di più e certamente non è un piacere per chi lavora fare certi orari. Passare ai cassonetti costa meno di sicuro: è più rapido il lavoro.