Rincara nel 2024 la Tari, la tassa per raccolta e smaltimento rifiuti, per le utenze di Bagno a Ripoli. L’aumento della tariffa è ormai un appuntamento annuale al quale non si sfugge. L’incremento per le utenze domestiche sarà in media di circa il 4 per cento, per quelle non domestiche di circa il 5/6 per cento. Il provvedimento sarà votato oggi pomeriggio dal Consiglio comunale.
L’aumento è necessario per coprire l’incremento dei costi del servizio passato dai 6.139.000 euro dello scorso anno ai 6.755.245 euro previsti per il 2024. Due le cause: l’adeguamento all’inflazione del post inizio guerra Russia-Ucraina, che è stato intorno al 12 per cento; il ripristino del livello dei servizi di Alia, che aveva avuto una flessione negli anni del Covid.
Gli aumenti – è stato spiegato da Stefano Benedetti, dirigente del settore Gestione risosrse del Comune – sono comunque inferiori alla media dei valori registrati nell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di cui Bagno a Ripoli fa parte che, nel biennio 2023/24, è stato di circa il 13,3 per cento. Lo “sconto” è stato possibile per un incremento delle entrate da Tari, grazie all’accertamento di aumenti di superfici sia domestiche che non domestiche.
Pendono, perché ancora non definite da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), due nuove componenti tariffarie che potrebbero entrare in bolletta: 0,10 euro a copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati; 1,50 euro a copertura delle agevolazioni per gli eventi calamitosi.