Retromarcia: non si farà domani, venerdì 28 agosto, il pranzo leghista a Bagno a Ripoli con il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, e la candidata alla presidenza della Toscana, Susanna Ceccardi.
L’appuntamento, fissato al ristorante “Centanni”, è stato spostato a Firenze, al ristorante “Le Carceri” in piazza Madonna della Neve (che proprio oggi ha ospitato Eugenio Giani per la presentazione di una delle liste che lo appoggiano).
Secondo l’organizzazione, “Centanni” avrebbe disdetto il pranzo accampando difficoltà nella gestione di tanti commensali nel rispetto delle normative anti Covid 19. Il ristorante era in grado di ospitare in sicurezza al massimo una quarantina di persone ma i prenotati erano più del doppio.
In realtà, sempre secondo gli organizzatori, che hanno avvertito telefonicamente tutti i prenotati al pranzo, il motivo reale sarebbero presunte minacce arrivate al ristorante da parte di non meglio identificati centri sociali (per la verità inesistenti a Bagno a Ripoli) soprattutto attraverso i social. Tesi che però non trova conferma da parte delle forze dell’ordine.
“Le carceri”?
Difficilmente avrebbero potuto scegliere meglio.
Ricordo che Matteo Salvini è sovrappeso, divorziato, non si è laureato in quindici anni e si definiva nullafacente in tv (ostentando anche un’aria un po’ scocciata, se non ricordo male) a un’età in cui qualsiasi persona minimamente seria studia e lavora al tempo stesso.
Susanna Ceccardi, invece, ha un curriculum vitae che le varrebbe risate di scherno anche se cercasse lavoro come lavascale. Oltre a non essere stata capace di laurearsi in tre lustri -anche lei- è ragazza madre e convivente more uxorio, cosa irrilevante per chiunque ma non per una sedicente cattolica da cui è obbligatorio pretendere un minimo di coerenza.
Ah, il ristorante “Il fiaschetto” di Marina di Pisa dove questi signori hanno iniziato la campagna elettorale ha preso fuoco due giorni dopo.
Senz’altro un caso, ma un pessimo auspicio; a “Centanni” devono averne tenuto senz’altro conto.