Luigi Remaschi, 77 anni di età, 50 dei quali passati nell’Anpi di cui presiede la sezione di Bagno a Ripoli. La bufera scatenata per l’organizzazione di un’iniziativa sulla situazione a Gaza, proprio nel Giorno della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah (vedi articolo), potrebbe portare ad una sua uscita di scena.
Remaschi, ha deciso di dimettersi?
“La carica di presidente dell’Anpi è conferita dal Consiglio direttivo, saranno i suoi componenti a decidere. Io sono un volontario, da domani posso occuparmi come nonno dei miei tre nipoti”.
Come sta vivendo questo momento?
“Non sono né sorpreso, né amareggiato. Mi hanno imputato capi d’accusa gravissimi, come se fossi un sostenitore di Hamas. Ho ricevuto accuse da arroganti ed ignoranti. Ma sto ricevendo anche centinaia e centinaia di attestati di solidarietà, di stima e di inviti ad andare avanti”.
Cosa pensa delle critiche ha ha ricevuto, anche dalla sua stessa orgnaizzazione, l’Anpi nazionale e provinciale?
“E’ un mondo motivato da convenienze e connivenze. Il livello culturale che emerge da questa cosa è penoso. Negli organismi seri prima si discute, poi si prendono provvedimenti anche duri. Se uno sbaglia, può capitare a chiunque, prima si discute non si spara a colpi di cannone”.
Alla luce delle critiche, riproporrebbe l’iniziativa per Gaza nel Giorno della Memoria?
“Analizzando le reazioni ammetto che alcune cose potevano essere dette in modo più chiaro, ma l’obiettivo è quello. Noi siamo gli unici a praticare da sempre il giuramento di Mauthausen, sono gli altri che lo interpretano a metà. Lo scopo della nostra iniziativa era proprio quello del ‘mai più’. Ciò che sta accadendo a Gaza è la Shoah di oggi”.
L’Anpi Bagno a Ripoli sarà presente il 27 alle cerimonie sul territorio?
“Certo, sarà presente all’istituto Gobetti Volta e alla media Granacci per essere vicino agli studenti. Magari ci sarà anche il sindaco Casini che mi ha attaccato in modo brutale. Lo stesso giorno ho ricevuto dal Comune di Bagno a Ripoli la richiesta di collaborazione per i viaggi della memoria e letto le dichiarazioni del sindaco che mi paragona ad un filo Hamas. Questa è schizofrenia”.
Da quanto tempo ha la tessera dell’Anpi?
“Da 50 anni. Ho avuto l’insegnamento diretto dai partigiani. Furono loro a darmi la tessera dicendomi che bisogna stare dalla parte giusta, di chi soffre. Un insegnamento che mi è entrato nel sangue”.
Luigi Remaschi e l’anima di Bagno a Ripoli, sono degni della massima stima