Sulle minacce al presidente di Italia Nostra interviene la consigliera comunale di Cittadinanza attiva, Sonia Redini: “Si può arrivare a tanto? Minacce, insulti, intimidazioni recapitate a casa ad un cittadino, perché esponente di un’associazione nazionale che ha “osato” presentare un ricorso sugli atti urbanistici del centro sportivo della Fiorentina.
Ciò ha innescato una spirale di odio, che non può soltanto essere imputata al tifo per la squadra del cuore. C’è molto di più sotto: il volto di una società accecata dalle paure, astiosa, incapace di entrare nel merito delle questioni. E c’è chi poi la fomenta ad arte, con scritti e dichiarazioni, aizzando le persone contro chi oggi viene additato come “il nemico”. Quand’è così, le condanne successive servono solo a sbiancarsi la coscienza”.
“Esprimo la mia vicinanza – conclude Redini – alla famiglia Rombai ed il mio dispiacere per quanto sta subendo. Ma c’è una battaglia di civiltà che merita di essere combattuta, quotidianamente, con pazienza, ed è quella per il rispetto reciproco, base fondante della convivenza democratica e della coesione sociale e che oggi mi sembrano profondamente messe in discussione”.
Accanto alla presa di posizione della consigliera, quella del gruppo Per una cittadinanza attiva di Bagno a Ripoli
Un ricorso legittimo e minacce illegittime
La piega che ha preso il ricorso al Presidente della Repubblica contro il Centro Viola, promosso dall’esponente di Italia Nostra Prof. Leonardo Rombai, non va certo nel solco delle regole democratiche di un paese che vanta una delle più democratiche Costituzioni al mondo.
Il ricorso al Presidente della Repubblica è un diritto/dovere di ogni cittadino o associazione che sia, che può, anzi deve promuovere quando pensa che una norma sia stata violata indipendentemente da essere parte in causa come avviene invece per i ricorsi al TAR.
Non ci sono parole appropriate per commentare le intimidazioni che il Prof. Rombai e la sua Famiglia stanno subendo in questi giorni da parte di chi non può essere considerato civile ed edotto sulle nostre leggi che riguardano il Territorio e il controllo della pubblica Amministrazione.
La barbarie ha preso il sopravvento, purtroppo.
A differenza di quanto dichiarano il Sindaco Casini ed il Sindaco Nardella, il nostro Gruppo non solo ha espresso un motivato voto politico negativo sulla scelta di realizzare questo centro, ma ritiene valide le argomentazioni di illegittimità espresse nel ricorso di Italia Nostra.
A questo punto spetta agli organi competenti dare legittimamente il verdetto finale.
Il Gruppo Per una Cittadinanza Attiva Bagno a Ripoli