La sequenza di inaugurazioni da parte del sindaco Casini, in questi ultimi giorni, non piace alla candidata sindaca Sonia Redini di Cittadinanza attiva che le cataloga come “occasioni di propaganda elettorale”. “Il taglianastri, Inaugurator, Serial Cutter: sono tante le espressioni satiriche che si possono trovare per definire la foga inauguratrice del sindaco uscente e ricandidato – afferma Redini, buttandola sull’ironia – fino ad ipotizzare un servizio inaugurazioni per i cittadini che vogliono ‘rinnovare’ la casa o una cucina o un bagno appena ristrutturati”.
A parte la cerimonia di intitolazione del parcheggio a Bagno a Ripoli a Emanuela Aloi “che merita rispetto e condivisione – dice Redini – le altre inaugurazioni sono tese ovviamente a restituire l’immagine di una amministrazione attenta alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Questa immagine è, però, il paravento di altre scelte, che vanno in una direzione opposta a quella sbandierata”.
E qui dalla polemica politica si passa alla denuncia specifica di progetti che, secondo Cittadinanza attiva, nasconderebbero un rovescio della medaglia:
– La revisione dei piani urbanistici prevede di comprendere gran parte della piana di Ripoli nel nuovo perimetro del centro abitato per realizzarvi non solo un parco urbano, non solo le infrastrutture per la tramvia (deposito e parcheggio scambiatore), ma anche “infrastrutture e servizi a completamento e raccordo dell’edificato esistente.”
– Nuovi insediamenti residenziali sono previsti in varie frazioni del territorio, fra cui Antella ed Osteria Nuova, proprio in quelle colline che il sindaco vuol rendere patrimonio Unesco.
– Il palazzetto dello sport è la contropartita per nuove case.
– La piscina (che peraltro sarà gestita da un privato) sarà il lasciapassare per un campeggio di bungalow.
– Il sindaco parla di un nuovo asilo nido, guardandosi bene dal dire che ciò avverrà al prezzo della chiusura del nido Arabam.
“Il futuro, per noi, va in un’altra direzione – afferma Redini – verso la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli immobili esistenti. Insomma, non è tutto oro quello che luccica”.