Il diario dai campi di prigionia del concittadino Alfredo Misuri. Il racconto in musica delle storie partigiane grazie a una voce d’eccezione, quella di Moreno Ciandri, figlio di Renato e Nada Giorgi, che ispirarono il romanzo “La Ragazza di Bube“ di Cassola. Sono solo alcune delle iniziative promosse e organizzate dal Comune e dalla sezione dell’Anpi Bagno a Ripoli intitolata a Pietro Ferruzzi in collaborazione con le associazioni del territorio per celebrare il 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, avvenuta il 4 Agosto del 1944. Due, come sempre, le serate in programma, giovedì 3 e venerdì 4 agosto.
La sera del 3 agosto, a partire dalle 21.15, l’appuntamento sarà ai giardini “Silvano Nano Campeggi Campeggi” al chiosco il Barroccio, nella frazione capoluogo, con l’iniziativa “Aspettando la Liberazione”. Sarà presentato il libro “…E verrà il giorno”, una raccolta di memorie in forma diaristica di Alfredo Misuri, giovane contadino di Ponte a Ema, diventato soldato del Regio esercito, fatto prigioniero dai tedeschi all’indomani dell’Armistizio nel settembre 1943 e deportato in un campo di lavoro in Germania fino all’agosto del 1945. Saranno presenti il sindaco Francesco Casini, l’insegnante Luana Collacchioni e il presidente di Anpi Bagno a Ripoli, Luigi Remaschi.
Venerdì 4 agosto, giorno dell’anniversario vero e proprio, la giornata si aprirà con la tradizionale deposizione delle corone commemorative ai cippi del territorio: si parte dalla Porta della Memoria a Bagno a Ripoli, per poi fare tappa al Cippo intitolato a Doriano Galli a Grassina e ai Giardini della Resistenza ad Antella.
La sera, alle 21.15, appuntamento ai giardini della Casa del Popolo di Grassina al Bagno Balena. Dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale Francesco Conti, di Remaschi di Anpi e della presidente della CdP Francesca Chiavacci, si terrà lo spettacolo “Storie Partigiane” di Moreno Ciandri e del Brigand Trio. Con musica, poesia e aneddoti della Resistenza, Ciandri, figlio dei partigiani Renato Ciandri, nome di battaglia “Bube”, e Nada Giorgi, nome di battaglia “Mara”, che con la loro storia ispirarono il libro di Cassola, racconterà testimonianze reali della vita dei suoi genitori e della lotta di altri partigiani conosciuti da bambino.
“Un grande del passato – dichiara il presidente di Anpi Bagno a Ripoli Luigi Remaschi – definiva le ricorrenze come gli occhi della storia. Ecco allora che celebrare i 79 anni della Liberazione di Bagno a Ripoli significa fruire a piene mani di quanto seppero fare i resistenti, partigiani e antifascisti, che nonostante torture, carcere, deportazioni e sacrificio estremo, seppero ridare al nostro Paese il valore più importante, la dignità. Se vogliamo essere degni di loro, dobbiamo confermare il nostro antifascismo oggi e combattere le nuove forme di fascismo di domani. Fascismo è tutto ciò che nega, viola, comprime e reprime le libertà individuali e l’uguaglianza, finalmente ritrovata nei termini esatti in cui è stata descritta nella nostra Costituzione repubblicana. Buona liberazione! Viva i partigiani, viva l’antifascismo, viva la Repubblica!”
“La lotta di Liberazione – dichiara il sindaco Francesco Casini – si è composta di migliaia di voci e di volti che uniti hanno fatto la Storia. Molte di queste sono nate e vissute proprio qui, nel nostro territorio, teatro di grandi battaglie, storie di eroismo di persone comuni e coraggio quotidiano, e purtroppo anche eccidi efferati. Da Bagno a Ripoli liberata, il 4 Agosto del ‘44, partì l’assalto finale al regime che ha poi portato, qualche giorno dopo, a liberare Firenze. Molte di queste voci, protagoniste della Resistenza, come sappiamo, si stanno spegnendo. L’ultima che ci ha lasciato, solo pochi giorni fa, è quella del partigiano Leandro Agresti. Celebrazioni come queste sono la linfa che le tiene in vita, il racconto e il ricordo non sono solo memoria, ma rendono attuale e infondono nuove energie a un impegno per la difesa dei principi democratici e di uguaglianza, su cui oggi più che mai ci è vietato abbassare la guardia”.
Tutte le iniziative sono gratuite e aperte alla cittadinanza.
Il 4 agosto si può prendere come data indicativa della nostra liberazione perché fino all’ otto di agosto i tedeschi erano asserragliati al convento dell’Incontro da dove cannonavano Firenze e si sono arresi solo con l’arrivo degli alleati giunti dal San Donato in quel giorno. Mio nonno è stato ucciso il 4 Agosto dove ora è il circolo lo Stivale mentre assieme al padrone della cartiera e suo datore di lavoro stavano cercando i loro bambini dopo le esplosioni a Candeli. Nei giorni successivi al 4 agosto mia madre ricorda dei combattimenti terribili in zona tanto che il nonno rimase per giorni morto in strada dato che non era possibile recuperarne il corpo a causa degli scontri. Questo è anche nelle cronache dei frati del convento. Forse da un punto di vista storico le date andrebbero riviste. Nulla toglie ovviamente al ricordo ed al valore di chi ha fatto la Resistenza e la Liberazione.