Elezione liscia come l’olio: Gian Bruno Ravenni è il nuovo segretario comunale del Pd di Bagno a Ripoli, eletto all’ unanimità dall’assemblea comunale ieri sera. Sul suo nome né polemiche né distinguo. Era una condizione che lo stesso Ravenni aveva posto per accettare l’incarico di guidare il partito fino al prossimo congresso, probabilmente nella primavera del 2017. All’assemblea, che si è tenuta all’Sms di Bagno a Ripoli (una quarantina di partecipanti), è intervenuto il segretario metropolitano Fabio Incatasciato: “Ravenni non ha il compito di traghettare il partito in questo anno e mezzo ma di guidarlo”.
“Al congresso non sarò certamente candidato alla segreteria – ha esordito Ravenni – E’ bene che il partito venga preso in mano da persone più giovani che, se fossero state disponibili, avrei sostenuto fin da ora”. Poi è entrato nel vivo, senza infingimenti o giri di parole: “Abbiamo un sostanziale problema di fiducia, ci sono sospetti reciproci e spaccature, attività politica svolta in sedi non istituzionali. Intendo ripristinare un circuito di fiducia e trasparenza. Stemperare i conflitti interni è il mio primo obiettivo”. In questa logica ha annunciato la costituzione di una segreteria unitaria che “rappresenti tutte le sensibilità del partito” e che conta di formalizzare ad inizio anno. Ha quindi ribadito, lo aveva fatto anche nel documento programmatico inviato nelle scorse settimane agli iscritti, i diversi ruoli che devono avere il Pd e l’Amministrazione comunale: “Da alcuni equivoci sono nati i contrasti, ci vuole reciproca autonomia pur nella collaborazione”. “Siamo un partito di governo – ha continuato Ravenni – e dobbiamo imparare a far convivere maggioranza e minoranza in una casa comune”. Infine un “avviso ai naviganti”: “Ora che c’è un segretario non sfilatevi e non lasciate la patata bollente a me. Tutti dovete dare un contributo, il mio compito è quello di mettere le persone in condizione di dare ciò che possono”.
Nell’occasione è stato rinnovato anche il presidente dell’assemblea, dopo le dimissioni di De Donno. La scelta è caduta su Rosauro Solazzi, coordinatore del circolo Pd di Grassina. Solazzi ha ottenuto 16 voti a favore e tre astensioni, la propria (ovviamente) e quella dei due rappresentati dei giovani democratici, contrariati per aver appreso della candidatura solo sul momento. Confermata Laura Quinti alla vicepresidenza, ovvero un Pd grassinocentrico, visto che anche il neosegretario Ravenni fa parte del circolo della frazione più popolosa del comune. La composizione della nuova segreteria dovrà riequilibrare anche il campanile.