Gian Bruno Ravenni fa un passo avanti e, contrariamente a quanto aveva fatto trapelare nelle scorse settimane, dà la sua disponibilità a fare il segretario del Pd di Bagno a Ripoli. “Se posso dare il mio contributo al partito per far decantare una situazione con qualche tensione personale, perché no? – dice – Mi hanno chiesto se sono disponibile a dare una mano e io ho risposto che, a condizione che poi tutti si lavori per fare cose utili, la mia disponibilità c’è. L’importante è che sia una soluzione che mette d’accordo tutti. In questi giorni ho parlato con molte persone e con tutti ho cercato di sdrammatizzare. Non vedo divisioni sul merito, ma solo qualche contrapposizione personale”.
Quindi è pronto a fare il segretario ponte fino al congresso?
“In fondo si tratta di fare in modo che nel partito non si litighi e ci si confronti sulle cose di qui alla primavera del 2017, poi deciderà il congresso. Non mi sembra un compito proibitivo”.
Intanto stasera (venerdì 16) si riunisce il circolo di Grassina (Ravenni probabilmente sarà presente) sul tema del nuovo segretario, in vista della riunione dell’apposita commissione in calendario la prossima settimana. All’Antella pare sia stata organizzata una consultazione online fra gli iscritti. Sul nome di Ravenni non emergono veti. Anche il sindaco Casini sponsorizza la candidatura: “Gian Bruno è un amico con cui lavoriamo dal 2004, anno in cui fui eletto per la prima volta in Consiglio comunale. Eravamo insieme sui banchi consiliari. Ci vediamo spesso, sa cosa penso di lui, e so che collaborerebbe nel suo ruolo con l’amministrazione. Con la sua esperienza può rilanciare l’azione politica del Pd ripolese e traghettare il partito in questo anno e mezzo di avvicinamento al congresso. Sono certo che saprebbe far crescere dei giovani per costruire una futura classe dirigente forte. Sarebbe il segretario con le caratteristiche che immagino io”.
Ravenni è una personalità forte. Potrebbe farti ombra.
“Io lavoro per migliorare Bagno a Ripoli ed è per perseguire questo obiettivo che vorrei un partito collaborativo, di indirizzo e pure di critica vera, ma costruttiva. Voglio un partito che possa aiutare a far fare a Bagno a Ripoli quel salto di qualità che serve al nostro territorio e solo compatti lo si può fare. Io per mia natura cerco sempre il dialogo. Chi mi conosce sa che amo ascoltare gli altri. Credo nel confronto e spero si riparta presto a lavorare”.
Il Pd ripolese non è in gran salute. Hai un consiglio per il nuovo segretario?
“Immagino un partito aperto dinamico e innovativo presente sui social, sui territori con un rilancio delle sezioni e dei circoli rinnovati e guidati da giovani. Non bastano e non servono solo i circoli aperti, che come sono strutturati oggi tanto aperti non sono. Dobbiamo lanciare dei forum tematici sui temi cari ai cittadini. Serviranno anche alcuni responsabili di area su temi come scuola, cultura, governo del territorio, sociale, sviluppo con cui l’amministrazione comunale può relazionarsi e che raccolgano le istanze del territorio. E serve un partito che sappia dialogare di più con il Pd fiorentino e metropolitano, oltre che con Chianti, Val di Sieve e Valdarno. Un segretario con gli occhi aperti, insomma”.
Ecco fatto, il menù per Ravenni (o chi farà il segretario comunale) è già sul tavolo.