La Tari (Tassa sui rifiuti) aumenterà sensibilmente dal prossimo anno. E’ la conseguenza dei maggiori costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati e del trattamento di quelli differenziati.
L’aumento della Tari è previsto nel bilancio del Comune di Bagno a Ripoli per i prossimi tre anni. Il maggior costo del servizio calcolato nel nuovo piano finanziario di Ato Toscana Centro (l’Autorità per la gestione dei rifiuti delle province di Firenze, Prato e Pistoia), per la quota che riguarda Bagno a Ripoli, è di 387.707 euro e sarà spalmato sui prossimi tre anni (2021, 2022, 2023).
Si tratta di un ritocco della tariffa di circa il due per cento. L’aumento dei costi, che complessivamente per l’Ato Toscana Centro sfiora i 16 milioni di euro, è determinato dalla maggior spesa per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati (l’ecotassa che punisce chi smaltisce fuori regione) e per il trattamento dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, la cui commercializzazione risulta ancora troppo penalizzata.
“Si rende sempre più necessario che la Toscana si doti di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti – dice l’assessore all’ambiente Enrico Minelli – in modo da evitare di portare fuori regione la spazzatura e valorizzare la raccolta differenziata alla quale i cittadini di Bagno a Ripoli hanno aderito con diligenza”.