A Ferragosto Alia (l’azienda che gestisce la raccolta rifiuti) ha combinato l’ennesimo pasticcio. Attraverso un annuncio diffuso dal Comune di Bagno a Ripoli, ha confermato (come previsto da calendario a suo tempo consegnato agli utenti) che per Ferragosto non ci sarebbe stata la raccolta porta a porta prevista per organico e carta. Il ritiro – si comunicava – sarebbe avvenuto con un servizio speciale la mattina successiva, 16 agosto. Ma qualcosa, nella catena di comando dell’azienda dei rifiuti non ha funzionato e, nella notte fra il 15 e il 16, almeno in alcune zone i camion sono passati ugualmente.
Molti utenti, però, ligi alle disposizioni, avevano evitato di esporre i sacchetti coi rifiuti, rimandando l’operazione alla mattina, come da indicazioni. Tuttavia il passaggio mattiniero è stato solo parziale e i sacchi sono rimasti a fare brutta mostra di sè sui marciapiedi per diverse ore. Fino a quando l’assessore all’ambiente Enrico Minelli si è accorto della disfunzione e ha chiesto ed ottenuto un ulteriore passaggio straordinario per ripristinare la situazione di normalità. Questi i fatti, denunciati anche da numerosi utenti sui social.
Purtroppo non è la prima volta che Alia (o le ditte subappaltatrici a cui spesso si affida) offre un servizio scadente (ricordiamo i problemi per il ritiro degli ingombranti e i ritardi nello sfalcio dell’erba). E non è sufficiente l’indubbia complessità organizzativa della raccolta rifiuti tra porta a porta, bidoncini e cassonetti a giustificare le frequenti mancanze.
Pasticci come quello combinato a Ferragosto hanno come risultato di mortificare chi rispetta le regole ed esaltare chi non perde occasione per contestare il porta a porta, un metodo che, pur creando qualche disagio all’utenza, è l’unico valido per ottenre una alta percentuale di raccolta differenziata ed evitare mini discariche ognidove. Perché funzioni, però, è indispensabile la collaborazione e l’apprezzamento dei cittadini. Il sentire comune, invece, è che il servizio sia scadente. Probabilmente, numeri alla mano, non è proprio così, ma la “percezione” di un fenomeno ha la sua importanza e non tenerne conto è da miopi. Per modificare abitudini consolidate, il primo requisito è l’efficienza del nuovo metodo.
Attraverso il Comune, i cittadini di Bagno a Ripoli versano ad Alia cinque milioni di euro l’anno per il servizio di raccolta rifiuti. Una somma considervole. Pur non esigendo l’assoluta perfezione del servizio, una maggiore attenzione è da pretendere.