Quando corri dietro ad un pallone non ti chiedi se l’avversario che ti sta fronteggiando è un disabile o un normodotato. Il calcio ha il potere di annullare la percezione della differenza. Questo piccolo miracolo si è manifestato stamani sul campo dell’Unione sportiva Antella 99, nell’ambito del “Progetto sport & integrazione”. Ragazzi disabili e non si sono prima allenati insieme e poi dato vita ad un’acceso match a squadre miste: è il calcio inegrato.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Antella99 e dall’associazione la Lanterna di Grassina, che promuove attività con i disabili, in collaborazione con la scuola media Redi (attraverso l’insegnante di educazione fisica Vinicio Papini) e il responsabile del “calcio integrato” di San Casciano, Filippo Bianchi: “Il nostro scopo è aggiungere alle quattro squadre che attualmente esistono nel nostro territorio, altre in modo da poter organizzare un vero e proprio campionato”.
Presente anche l’Amministrazione comunale con l’assessore allo sport Enrico Minelli che, alla fine della partitella, ha premiato tutti i ragazzi con un gadget. “Abbiamo lanciato un sasso per avviare questa nuova attività sportiva – ha detto Marco Maranghi, consigliere delll’Usd Antella, presente sul campo insieme all’ex presidente biancoceleste Simone Dessì – A settembre cercheremo di fare il bis con un nuovo appuntamento più organizzato. Questo è stato un momento importante per iniziare a far conoscer fra loro ri ragazzi”. “Siamo felici di questa iniziativa – ha commentato Giulia Nuccioni, presidente de La Lanterna – E’ importante il rapporto con la scuola Redi per costruire le basi di una integrazione allargata. Ci vorrà del tempo ma abbiamo gettato un seme”.