Raccogliere la lavanda, potare le rose, prendersi cura degli olivi. Sono alcune delle mansioni agricole che vedono impegnati i richiedenti asilo ospitati nel centro di accoglienza di Grassina. Attività nei campi che i giovani profughi, per due mattine alla settimana, svolgono fianco a fianco agli utenti del centro diurno della cooperativa Fontenuova, che si occupa di attività di socializzazione e riabilitazione per persone diversamente abili e servizi di autonomia abitativa per persone con disagio mentale.
Il progetto di agricoltura sociale si chiama “Accogliamo sorrisi” ed è attivo dal 2017. Ideato dalla cooperativa sociale Fontenuova in collaborazione con i Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli, dopo un primo periodo di sperimentazione, ha ottenuto un nuovo finanziamento regionale di circa 11 mila euro che gli consentirà di proseguire ed ampliarsi.
In totale, i richiedenti asilo coinvolti dall’iniziativa saranno otto, suddivisi in due fasi. Il mercoledì e il giovedì mattina, dal centro di accoglienza di Grassina gestito dalla cooperativa Cristoforo, si recheranno in via Fortini 143 a Firenze, dove la cooperativa Fontenuova dispone di due ettari di terreni. Le cose da fare sono molte: si va dalla coltivazione della lavanda e delle erbe officinali, come salvia o rosmarino, alla raccolta delle olive, fino al taglio dell’erba, la semina dei campi, la potatura di alberi o la preparazione di distillati e acqua di rose.
“I profughi – dice la presidente della cooperativa Patrizia Ragazzini – lavorano la terra insieme ai portatori di handicap che ogni giorno frequentano il nostro centro diurno, una decina di persone. Tutte le attività si svolgono sotto la guida di educatori o dei tanti volontari che frequentano i nostri orti. Spesso i ragazzi restano con noi a pranzo, si creano legami che resistono nel tempo. Si gettano le basi per un’inclusione reale e consapevole e nel frattempo i profughi imparano un mestiere. Torna, inoltre, dal 1° marzo a tutto maggio il ciclo di incontri ‘Formiamoci al sorriso 2018, che abbiamo svolto già lo scorso anno: in tutto sei incontri ore 18-21 con cena insieme, resi possibili da un finanziamento regionale diretto. È importante la diffusione di una rete di conoscenza e di relazioni da sviluppare sul tema immigrazione. Quest’anno, oltre a cooperative ed enti che direttamente fanno accoglienza, sarà presente anche l’Università di Firenze con Massimo Livi Bacci, Patrizia Meringolo e vari ricercatori”.
“L’inclusione e l’integrazione – dicono il sindaco Casini e la vicesindaca con delega alle politiche sociali Ilaria Belli – non si fanno con le chiacchiere ma con progetti intelligenti e concreti come quello di Fontenuova. Il lavoro e la solidarietà sociale ne sono i cardini. Pertanto siamo molto soddisfatti del nuovo finanziamento regionale, che ci consente di proseguire un’iniziativa utile e proficua per la comunità, e di svilupparla: la previsione è che, con il prossimo anno scolastico, profughi e cooperativa si occupino della manutenzione del giardino dell’istituto superiore Gobetti-Volta”.