La distanza di sicuerzza di un metro? Va e viene. Le mascherine? Tutti le indossano, ma parecchie calano sotto al naso. I guanti monouso per toccare la merce? Sono disponibili ma non ho visto clienti utilizzarli. La vendita solo al di là del bancone? Sorvoliamo. Per non parlare dei flussi delle persone che si vorrebbe incanale con entrate e uscite dall’area, ma la cartellonistica è lacunosa e contraddittoria.
Il primo giorno di mercato ambulante a Bagno a Ripoli, tornato a pieno regime con tutti i generi merceologici presenti, è una sorta di laboratorio per verificare cosa funziona bene e cosa meno nella nuova regolamentazione. Domani toccherà all’Antella, poi a Grassina e a Ponte a Ema. Ogni “prima volta” fornirà all’Amministrazione comunale e alla Polizia municipale indicazioni utili per migliorare la regimazione delle persone, tutt’altro che semplice in un simile contesto.
Tutti i banchi si sono attrezzati per seguire le nuove disposizioni: cartelli con le indicazioni “entrata” e “uscita”, flaconi di gel igienizzate e guanti, indicatori di distanziamento.
Resta l’aspetto della prudenza e del rispetto degli altri legati ai comportamenti e, di conseguenza, alla nostra responsabilità.