Entra nel vivo la sfida tra i due aspiranti candidati sindaco del Pd a Bagno a Ripoli: Francesco Pignotti e Franco Pestelli (leggi qui l’intervista faccia a faccia). Tra poco più di un mese, domenica 3 marzo, i cittadini ripolesi over 16 potranno andare ai seggi per esprimere una preferenza per l’uno o per l’altro e stabilire, così, chi sarà il candidato piddino alle elezioni amministrative di giugno. E, considerando la tradizione politica e elettorale della zona e, almeno al momento, la totale assenza dei partiti di destra sullo scenario ripolese, il candidato sindaco designato dal Pd avrà un’alta probabilità di essere il prossimo sindaco. Ecco l’importanza del risultato delle primarie.
Il candidato Pignotti ha allestito una squadra di oltre cento volontari, fra i quali una quindicina di ragazzi e ragazze under 30. Quartier generale nel centro di Grassina, in via Chiantigiana, ed una probabile seconda sede all’Antella. Pignotti ha scelto una campagna elettorale basata soprattutto su un tour nelle frazioni per incontrare dal vivo le persone, ma non mancherà la presenza sui social.
Lo slogan della campagna è “Bagno a Ripoli ci sta a cuore”, per sottolineare l’attaccamento al territorio e la forza di una comunità di persone unite da uno stesso obiettivo. A coordinare il comitato sarà la 28enne Naomi Martin, a conferma del ruolo da protagonisti che avranno i giovani in questa avventura.
Ancora da mettere a punto la campagna elettorale di Franco Pestelli, che però ha già fissato la data della sua prima uscita pubblica. Sarà martedì 30 gennaio al Crc Antella, con una cena di finanziamento. Aperta da giorni anche la pagina Facebook “Pestelli sindaco”, con lo slogan: “Un vento nuovo a Bagno a Ripoli”.
Intanto va registrata la delusione di Italia Viva, Bagno a Ripoli Futura e Partito Socialista per non aver convinto il Pd a fare primarie di coalizione anziché di partito. I tre coordinatori ripolesi, rispettivamente Corso Petruzzi, Marco Ronchi e Fabrizio Bartini, hanno affidato ad una nota la loro tirata di orecchie al Pd: “Le primarie di coalizione sarebbero state sicuramente un segno apertura nell’ottica della crescita per per creare la squadra del futuro. Solo le primarie tra tutte le forze della coalizione e non di un singolo partito possono essere una bella occasione di partecipazione e vicinanza della cittadinanza. Crediamo fermamente che un confronto aperto e coraggioso per la selezione del candidato sindaco nel centrosinistra avrebbe permesso di stringere il rapporto tra cittadini, cittadine e futuro sindaco, tra comunità e futura amministrazione comunale. E avrebbe reso tutti più forti ed arricchito il bagaglio di idee e progetti. Elevando la discussione, uscendo dalle logiche e dagli scontri interni al solo Partito Democratico”.