Bagno a Ripoli si unisce al “coro” pro Simona Bonafè, che ha vinto le primarie per segretario regionale, con il 63% dei voti, ma l’Antella si distingue dando la vittoria, seppure di un soffio, a Valerio Fabiani, candidato antirenziano. Molto alta la partecipazione al voto nei quattro seggi allestiti dal Pd di Bagno a Ripoli. Hanno votato in 491 (la consultazione era aperta a tutti gli elettori piddini). Per avere un raffronto con altri comuni: a Pontassieve i votanti sono stati 327, a Figline 250, a Fiesole 274, a Sesto 534. Quattro i candidati ripolesi nella lista del collegio che entreranno a far parte dell’assemblea regionale: per la lista che faceva capo alla Bonafè, il segretario comunale Francesco Pignotti, Laura Quinti del direttivo del circolo di Grassina e il giornalista Francesco Sangermano; per la lista che faceva capo a Fabiani la consigliera comunale Sandra Baragli.
Questi i risultati complessivi del comune di Bagno a Ripoli: votanti 491 – Bonafè 32 voti (66,5%); Fabiani 163 voti (33,5%).
Il dettaglio seggio per seggio:
Bagno a Ripoli centro: votanti 162 – Bonafè 109, Fabiani 50, nulle 2 bianche 1.
Grassina: votanti 162 – Bonafè 122, Fabiani 39, nulle 1.
Antella: votanti 113, Bonafè 55, Fabiani 58.
Ponte a Ema: votanti 54 – Bonafè 37, Fabiani 16, bianche 1.
“Un grazie di cuore ai 500 cittadini di Bagno a Ripoli che ieri hanno votato al congresso del Pd Toscana – commenta il segretario comunale Francesco Pignotti sulla sua opagina Facebook – Una grande prova di partecipazione in una fase complicata, con un partito comunale che fa segnare numeri record ad ogni occasione di confronto democratico. Perché è un partito vivo, radicato, plurale, che discute, si confronta ma che sa realizzare una sintesi tra le sue mille anime, che sa remare sempre nella stessa direzione, perché ciò che ci unisce è più di ciò che ci divide, perché gli avversari sono là fuori e vogliono rubarci il futuro ma noi, uniti, non glielo permetteremo. Non abbiamo paura di far valere le nostre idee e i nostri valori: è quando il vento è contrario che bisogna pedalare ancora più forte!”.