Due ore di presidio pro doppio ponte di Vallina. Una ventina di abitanti della zona stamani (lunedì 23 settembre) dalle 7 alle 9 hanno manifestato a favore della realizzazione dell’opera pubblica di cui si parla da anni. Nella primavera scorsa l’iter del progetto è stato bloccato da un ricorso al Tar di Soprintendenza e Italia Nostra contro l’approvazione da parte della Regione Toscana. La sentenza non è ancora stata pronunciata.
Al presidio con volantinaggio nei confronti degi automobilisti incolonati nella strettoia di Vallina, su via di Rosano, ha nnopartecipato anche il sindaco Franesco Casini e il capogruppo in Consiglio comunale di Cittadini per Bago a Ripoli, Riccardo Forconi.
“Con il presidio di protesta pacifica si è voluto richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sul problema della sicurezza della SP 34 nella frazione di Vallina, Comune di Bagno a Ripoli – si legge nel volantino -. Nello stesso tempo, obiettivo dei manifestanti è stato quello di sottolineare l’inderogabilità del bypass di Vallina quale decisiva soluzione ai problemi di viabilità e inquinamento (anche acustico) che affliggono la frazione.
Soltanto con la realizzazione della cosiddetta “Variante di Vallina” sarebbe infatti possibile ottimizzare i collegamenti viari della Valle dell’Arno e, insieme, procedere ad una complessiva riqualificazione tanto della attuale strada provinciale a funzione urbana, quanto – più in generale – del contesto ambientale di riferimento”.
“Il territorio tra il comune di Bagno a Ripoli (ovvero la frazione di Vallina) ed il comune di Fiesole (ovvero la frazione di Quintole) è attualmente luogo di cesura e non di socialità – afferma Elena Mechi, del Comitati di vallina, in aperta polemica con chi si batte contro il doppio ponte – . L’opera in questione, di notevole qualità architettonica, sarebbe in grado, qualora fosse realizzata, di collegare due aree che, a dispetto della loro prossimità, sono attualmente separate dal corso del fiume Arno”.
“A dispetto del procedimento di Via recentemente adottato dalla Regione Toscana, – afferma ancora Mechi – i lavori utili alla costruzione del doppio ponte di Vallina sono stati ancora una volta bloccati a causa delle resistenze opposte da una Soprintendenza evidentemente condizionata dalla riluttanza manifestata da Italia Nostra Onlus, schieratasi con un ricorso al Tar a difesa dei presunti diritti di uno sparuto gruppo di cittadini residenti nelle due abitazioni comprese tra le sponde del fiume e vicine al luogo destinato ad ospitare parti significative dell’opera. Purtroppo, a causa di questi ulteriori ritardi, la copertura finanziaria totale prevista dalla Legge di Stabilità 2016 per il compimento della ‘Variante dell’abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull’Arno e riclassificazione della SP 34’ rischia di andare perduta con la fine del prossimo anno”.