
“So cosa significa un derby, ne ho giocati tanti nella Sampdoria contro il Genoa nella mia carriera di calciatore. So cosa ti dà vincere il derby e cosa ti toglie perderlo. Ma alla fine è comunque una partita che vale tre punti”: parole di Nicola Pozzi, neo allenatore del Grassina, alla domanda se è pronto alla rinnovata sfida con l’Antella ora che le due squadre sono nuovamente nella stessa categoria.
Il nuovo allenatore rossoverde è stato presentato ufficialmente alla stampa ieri pomeriggio nella sede della ZetaTi, a Scolivigne, l’azienda del presidente del Grassina Tommaso Zepponi, presente insieme al nuovo direttore sportivo Massimo Manganelli.
Nicola Pozzi, 35 anni, riminese di nascita che ora vive a Firenze, nella zona di Soffiano, dopo aver sposato una ragazza fiorentina, è alla sua prima esperienza da allenatore. Da giocatore è stato protagonista per molti anni in serie A, ha vestito anche la maglia azzurra della Nazionale. “Essere scelti è sempre un privilegio, ma comporta delle responsabilità – ha detto – Parto da zero come allenatore, essendo alla prima esperienza, ma non parto da zero nel mondo del calcio, ho un bagaglio personale importante”.
Il Grassina, retrocesso dalla serie D in Eccellenza lo scorso campionato, potrebbe essere ripescato all’ultimo momento nella categoria superiore. Lo si dovrebbe sapere lunedì, quando il Tar del Lazio si pronuncerà su alcuni ricorsi di altre società.
Pozzi, potendo scegliere preferirebbe giocare un campionato da protagonista in Eccellenza o per la salvezza in serie D? “Ragionando da calciatore scelgo sempre di giocare per vincere, ma da allenatore è diverso, è una scelta che non posso fare, devo essere pronto ad affrontare entrambe le situazioni, devo dimostrare di essere all’altezza di questo nuovo impegno”.