Il simpatico pupazzo di un leone pronto ad ingoiare le proposte dei cittadini per Bagno a Ripoli. E’ stato questo il tocco folcloristico che Potere al popolo ha voluto dare alla sua prima uscita pre-elettorale (ancora manca la decisione definitiva se presentarsi alle amministrative di maggio). Al banchino allestito nei locali della Casa del popolo di Grassina, i militanti di questa nuova formazione politica, ieri pomeriggio, hanno distribuito a chi si avvicinava un questionario con domande per i cittadini. I foglietti con le risposte, che dovranno servire per stilare il programma elettorale, finivano nella bocca del leone che, come ha precisato una militante, “è il simbolo di Bagno a Ripoli, infatti è raffigurato anche sul gonfalone”.
“Le tue idee per il nostro programma”, questo lo slogan. Poi la presentazione e le domande: “Siamo Potere al popolo e abbiamo deciso di metterci al servizio delle persone. Pensiamo ad un Comune che ascolti veramente i cittadini e che si dissoci dalle dinamiche di governo, politiche e finanziarie, imposte negli ultimi decenni. Per questo ti chiediamo di fornirci le tue proposte a proposito di: quali servizi pubblici potenziare? continuare ad appaltare a ditte e cooperative esterne o far gestire direttamente i servizi da dipendenti pubblici? vorresti maggior distribuzione dei servizi sul territorio del comune e se sì quali? verso quali soggetti il Comune dovrebbe avere più attenzione (bambini, anziani, territorio, imprese)? quali strategie dovrebbe adottare il Comune per proteggere e valorizzare ambiente e territorio?”.
Con il sottofondo musicale dal vivo fornito da tre giovani (batteria, basso e chitarra), una bruschetta e un piatto di ribollita, l’happening è proseguito fino a tarda sera. Ma in quanti hanno hanno subito il fascino della bandiera rossa e si sono avvicinati? “Non molti, però un po’ di giovani hanno aderito – ammette Antonella, una delle organizzatrici – Possiamo fare sicuramente meglio, ma non è stato nemmeno un flop. Faremo un’altra serata il 22 febbraio sul tema dei beni comuni con la presentazione di un libro”.