L’idea era furba: far coincidere il primo periodo di chiusura alternata dei sottopassi autostradali sulla nuova e vecchia Chiantigiana, a Ponte a Niccheri, con la chiusura delle scuole. Un modo per testare la rivoluzione nel traffico, che certamente provocherà disagi, allenare gli automobilisti alla (spiacevole) novità, individuare percorsi alternativi. Ma così non sarà. La chiusura dei sottopassi inizierà probabilmente proprio con la riapertura delle scuole, che da sempre è considerata lo spartiacque tra il periodo estivo-vacanziero e quello in cui tutte le attività, traffico compreso, riprendono la loro normalità, code comprese.
Breve riassunto delle puntate precedenti. In primavera Autostrade organizza tre asseblee pubbliche a Antella, Grassina e Ponte a Ema per illustrare come si svolgeranno i lavori per la terza cosria che coinvolgeranno i sottopassi di Ponte a Niccheri per circa un anno. In quelle occasioni viene annunciato che la chiusura inizierà a luglio, per sfruttare il periodo di traffico meno intenso.
In effetti a giugno partono i lavori per realizzare il collegamento tra la nuova e la vecchia Chiantigiana sfruttando il tratto di via Aldo Moro che sfocia davanti al cimitero di Ponte a Ema.
Il 20 luglio scoppia la “bomba”. Il sindaco Casini tuona contro Autostrade, rea di essere fuori tempo massimo rispetto al previsto. Autostrade replica accusando il Comune di aver rilasciato le autorizzazioni in ritardo e Interoute, la società che deve spostare i cavi per la fibra, di non voler lavorare in agosto. Il sindaco contro replica che le autorizzazioni date in aprile sono state fatte scadere e si è dovuto rifarle. Intanto ai primi di agosto Interroute apre i cantieri e procede allo spostamento dei propri sottoservizi, mentre Autostrade abbozza in modo definitivo il nuovo tratto di strada. Il sindaco Casini canta vittoria: abbiamo recuperato almeno venti giorni. Ma non è così. Prima di Ferragosto il cantiere si ferma. In via Aldo Moro né ruspe, né operai al lavoro.
Ancora oggi, lunedì 21 agosto, a tre settimane dall’inizio della scuola, il cantiere è deserto. Oltre al completamento della carreggiata devono essere realizzate, all’inizio e alla fine della “bretella”, le rotonde per indirizzare la circolazione, gli impianti semaforici e i percorsi pedonali. E’ facile ipotizzare che tutto possa essere pronto proprio per il suono della prima campanella. Così Ponte a Niccheri, nelle ore di punta, si trasformerà in una nuova bolgia infernale per chi ha il ‘peccato originale’ di abitare all’Antella o a Grassina. “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”, avrebbe scritto Dante o cantato Gabbani.