Come si trasformerà lo svincolo di Ponte a Niccheri quando sarà aperta la Variante di Grassina, il cui primo tratto, fino a Ghiacciaia, è in fase avanzata di realizzazione? Una domanda a cui il sindaco Francesco Casini e il vicesindaco con delega alle grandi opere, Paolo Frezzi, hanno cercato di ripondere ieri, durante l’incontro con i cittadini dlla zona. Era la seconda tappa del tour che la giunta comunale ha avviato nelle frazioni minori del territorio.
In realtà il “disegno” di come sarà modificata la circolazione stradale con la Variante, ancora non è definitivo. Il progetto prevede uno svincolo con tre rotatorie in successione: la prima davanti al Burger King, la seconda più o meno dove c’è l’attuale rotonda, la terza tra il circolo Arci (che ha ospitato l’incontro) e l’imbocco di via di Belmonte. Quest’ultima rotatoria sarà più alta del piano stradale attuale di circa due metri per essere in grado di collegarsi alla Variante di Grassina.
Un sistema abbastanza complicato che il sindaco pensa di poter far modificare limitando a due le rotonde. “Non è un problema – ha detto – ma va recepito in una perizia di variante e formalizzato. Questione di tempo ma può essere attuato. Per questo, però, ci vorrà uno studio ed una preventiva fase sperimentale”.
Insomma, il sistema delle rotonde, al momento, è ancora appoggiato su un mare di dubbi. Anche perché, come ha ammesso il sindaco, “il progetto è nato con molte falle”.
Altri dubbi e preoccupazioni degli abitanti hanno riguardato la fascia di rispetto dal circolo, cioè la distanza dalla strada: è stato risposto che sarà quasi doppia rispetto ad ora; la dislocazione dei parcheggi; gli accessi delle attività economiche lungo la Chiantigiana (lato farmacia) nel nuovo svincolo; i passaggi pedonali; i collegamenti con le piste ciclabili verso Antella, Grassina e Ponte a Ema.
Tema alberi: gli abitanti hanno chiesto di salvare i due mori che ombreggiano d’estate la zona. Il vicesindaco Frezzi si è impegnato a verificarne la possibiità con l’impresa. Per quanto riguarda le nuove piantumazioni lungo il perimetro autostradale, in parte già morte per mancanza d’acqua, il sindaco ha annunciato che se entro novembre tutti gli alberi secchi non saranno sostituiti, scriverà direttamente all’amministratore delegato di Societa Autostrade, Roberto Tomasi, denunciando lo spreco di denaro pubblico compiuto dai suoi dirigenti in zona. Servirà ad ottenere interventi più diligenti?